Jazzocene a Bologna: giorni di grande musica

Dal progetto di Paolo Fresu, gli Stati generali del jazz in città. Un circuito ininterrotto di concerti, fra i big e i giovani talenti

Il musicista Paolo Fresu porta in città il meglio del jazz nazionale

Il musicista Paolo Fresu porta in città il meglio del jazz nazionale

Bologna, 7 maggio 2022 - Dai grandi festival internazionali, alla ‘mitologia’ della storica cantina, riaperta di recente, che è stata la casa della Doctor Dixie Jazz Band, Bologna, dagli anni ’50, ha sempre coltivato l’ambizione a contendere a Parigi il ruolo di capitale europea della musica afro americana. Se questo in alcuni momenti è successo, il merito è di una scena vivacissima, di una passione ‘locale’, strettamente legata al tessuto urbano, che va in scena, dal 19 al 22 maggio in Jazzocene, sottotitolo che recita ‘Stati generali della Federazione Nazionale il Jazz Italiano’.

Fortemente voluta da Paolo Fresu, l’iniziativa, a metà strada tra il convegno e la rassegna musicale, trasformerà il centro storico in un circuito di concerti, jam session, incontri e collaborazioni inaspettate che coinvolgeranno sia solisti di fama che nuovi talenti. Impegnati, insieme, a raccontare la grande vitalità del jazz italiano. Tanti i locali che offriranno una continua programmazione, non solo in ore serali.

Così dopo il prologo del 19, con le conferenze delle diverse associazioni di categoria, il 20, alle 16.45, si esibirà una formazione composta da giovani studenti del Conservatorio Martini, che nell’ultimo anno ha ampliato l’offerta di corsi sul tema. Dalle 19.30, invece, sino a notte inoltrata, il jazz invaderà tutti i club cittadini. Ad iniziare dalla storica Cantina Bentivoglio, con il Laboratorio Orchestrale Bologna in Jazz, diretto da Michele Corcella, un’ampia formazione che mette a confronto alcuni tra i più creativi solisti nazionali, con allievi dell’Istituzione di piazza Rossini, che hanno così la possibilità di crescere attraverso il confronto con il pubblico. La serata continua al Cortile Cafè, con gli studenti del Conservatorio e una ‘Buena Vista Social Night’, dove sono attesi, a sorpresa, i jazzisti della ‘scuola’ bolognese. Si prosegue al Camera Jazz & Music Club dove, sotto la guida di Piero Odorici, suonerà il Michela Calzoni Quintet, per arrivare alla fine al Bravo Caffè con lo spettacolo degli Earth, White & Funk.

Nella giornata di sabato 21 maggio è prevista la visita del ministro alla Cultura Dario Franceschini, che alle 12.30 verrà intervistato, al Conservatorio, proprio da Paolo Fresu, sulle politiche del governo a sostegno del settore, mentre alle 16.30 sarà la volta di un’altra band formata da studenti dei corsi di jazz. Per i concerti, il cartellone prevede alla Cantina Bentivoglio Vanessa Tagliabue Yorke, con Francesco Bearzatti e Paolo Birro. La tappa successiva di questa maratona jazz sarà al Cortile Cafè, con i Panemiliana, per poi proseguire al Camera Jazz & Music Club, dove sul palco ci sarà Flavio Boltro insieme a Fabio Giachino. Gran finale al Bravo Caffè con virtuosi dell’Outsider Swing Quintet, la band della quale fanno parte Federico Sportelli e Jimmy Villotti. Si chiude il 22 maggio alle 11, nella prestigiosa Sala Bossi del Conservatorio con una monumentale big band con i migliori jazzisti italiani, da Ada Montellanico a Teo Ciavarella, da Domenico Caliri a Glauco Venier, che suonerà l’organo che lì si trova, sino, naturalmente a Paolo Fresu. Tante le attività collaterali, come la mostra fotografica, Jazz in Bo ,i musicisti jazz ritratti nei suggestivi luoghi della città, in Sala Borsa dal 18 maggio. Tutte le informazioni sul programma e l’accesso ai concerti (prenotazione necessaria) su www.iljazzitaliano.it

 

 

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