‘Art City’ torna a invadere strade e palazzi

Tutti gli eventi della kermesse al via da sabato: dai progetti principali alla ‘White Night’, fino all’opera di Sehgal che coinvolge il pubblico

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di Benedetta Cucci

Azioni, mostre e installazioni site specific che abitano luoghi consueti e inusuali, generando narrazioni e interazioni. Con quattro mesi di ritardo, a causa della pandemia, ma con un’attesa che è stata trasformata in un rilancio più accurato – come ha sottolineato il direttore artistico Lorenzo Balbi –, ecco arrivare da sabato al 15 maggio Art City, che anticipa e poi segue Arte Fiera, al via il venerdì 13. E così, quello scenario di attraversamenti guidati da una mappa articolatissima che unisce i musei alle gallerie, le fondazioni ai palazzi, i luoghi non convenzionali ai teatri, e soprattutto partecipato da un pubblico non per forza "introdotto", torna ad abitare la città. La galassia dell’arte – la comunicazione scelta da Comune e Fiera e realizzata dagli artisti Filippo Tappi e Marco Casella è calzante – fa la sua ricomparsa, "un agglomerato di pianeti iridescenti, stelle pulsanti, pulviscolo che danza indisturbato al ritmo astronomico". Scrive così Balbi a proposito dell’immaginario di una Bologna-galassia nella quale ogni cosa accade: chissà quante volte, in questi mesi, avrà sognato il giorno in cui tutto il mastodontico programma sarebbe divenuto realtà, compresa la seconda parte della mostra di Italo Zuffi, intitolata Fronte e retro, che finalmente a Palazzo De’ Toschi vedrà la chiusura del progetto, allestito da gennaio solo al Mambo. Ma innanzitutto c’è l’attesa per il progetto speciale di Tino Sehgal, che a gennaio, quando fu rimandato, non era certo che sarebbe stato poi disponibile a maggio. Perché autori come Sehgal sono impegnatissimi e per di più progettano interventi site specific abbastanza colossali, in quanto opere viventi: basti pensare che in piazza Maggiore, dal 13 al 15 maggio, a cominciare dalle 10 del mattino e per tutta la giornata (sabato fino alle 22), 45 interpreti si muoveranno per divenire materiale artistico e umano, in una grande opera in cui vengono inglobati i visitatori. L’artista classe 1976, con residenza a Berlino, ha scelto la piazza per la sua possibilità di contenere non solo spettatori preparati, ma anche coloro che non hanno aspettativa alcuna.

Il main program di cui Sehgal fa parte, si declina poi in nove mostre dove i nomi dei protagonisti sono fondamentali, ma non meno importante è il lavoro del curatore, che Art City celebra con consapevolezza. A Palazzo Bentivoglio, ad esempio, Post-Ruin Bentivoglio di Andreas Angelidakis, porta la firma curatoriale di Antonio Grulli; alla Pinacoteca Nazionale, la performance Stultifera di Benni Bosetto, dal 12 al 14 maggio con due repliche quotidiane, vede la cura di Caterina Molteni, che con Allison Grimaldi Donahue firma anche quella su Giulia Niccolai, Perché lo faccio perché, al padiglione de l’Esprit Nouveau, che debutta il 7 maggio. C’è Giovanni Rendina dietro la personale Fuori Terra di Mattia Paje, che da dieci anni vive e lavora nella nostra città, dove dal 12 maggio presenterà a Palazzo VizzaniAlchemilla un gruppo scultoreo composto da figure umanoidi immerse in un ambiente.

Ci sono Elisa Del Prete e Silvia Litardi a dare la giusta cornice espositiva e narrativa all’installazione cinematografica Emergency Break di Kipras Dubauskas a Palazzo d’Accursio e Maura Pozzati per Carlos Garaicoa e la sua installazione site specific, all’Oratorio San Filippo Neri. Sabrina Samorì cura la video installazione Aedes Aegypti di Pedro Neves Marques nel luogo ‘new entry’ di Art City, ovvero l’Orto Botanico ed erbario di via Irnerio, dove l’artista appassionato di storie di fantascienza ci concede scorci in animazione digitale iperrealistica della zanzara Aedes aegypti, colei che trasmette il virus Zika. I grandi progetti si concludono con la video installazione immersiva altamente concettuale Zhouwei Network di Emilia Tapprest al teatro San Leonardo, con la curatela di Felice Moramarco. Ma di arte da vedere ce n’è davvero tantissima: sabato 14 maggio, con la White Night e le aperture prolungate, si può fare un’immersione totale.

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