BENEDETTA CUCCI
Cronaca

Asif Kapadia: il domani ha il tocco horror

Stasera al Jolly proiezione in anteprima, alla presenza del regista, del suo film ’2073’ tra documentario e fiction.

Asif Kapadia, regista britannico, sarà stasera al cinema PopUp Jolly per la proiezione in anteprima del suo ultimo film ’2073’

Asif Kapadia, regista britannico, sarà stasera al cinema PopUp Jolly per la proiezione in anteprima del suo ultimo film ’2073’

Allacciate le cinture: state per partire per un viaggio distopici senza precedenti, senonché tutte le immagini, sono prese dalla realtà. Potrebbe essere questo il claim ’horror’ del nuovo documentario di Asif Kapadia, il regista britannico che ci aveva abituati a sognare sulle biografie dei miti, da Ayrton Senna a Amy Winehouse (che gli valse un Oscar) e fino a Maradona. Però gli occhi non possono restare ’a cuore’ per sempre, adagiandosi sulle storie mitiche di chi ha alimentato la nostra passione tra musica, sport e costume, regalandoci momenti di gloria. Soprattutto non sono stati più gli stessi occhi, lo stesso modo di guardare, per Kapadia, dopo la Brexit.

E da lì, da quel momento, è nata in lui l’esigenza di scrivere e girare qualcosa che raccontasse quell’incrinatura "della democrazia" che poi, come un domino, si è abbattuta su tante altre nazioni, ed è nato il film ’2073’, che arriva al PopUp Jolly questa sera alle 21,15 per una proiezione in anteprima, portando con sé anche il regista. Il film, ambientato in un mondo non troppo lontano dal nostro, trasformato dai cambiamenti climatici, dalle tensioni sociali, dall’ascesa di regimi autoritari e da un’evoluzione tecnologica fuori controllo, intreccia realtà e finzione in un racconto che interroga il presente con forza e uno stile visivo di grande impatto. Girato con lo stile inconfondibile di Kapadia, ’2073’ integra una parte documentaria – costruita con materiale d’archivio, footage d’epoca, estratti media, interviste, dati e immagini satellitari montati con ritmo incalzante – a una parte fiction più rarefatta, post-apocalittica e distopica.

Nel mondo desertificato e militarizzato della New San Francisco del futuro si muove clandestinamente la solitaria Ghost, interpretata dalla candidata al Premio Oscar Samantha Morton: tenace custode dei ricordi di un mondo perduto per sempre – il nostro presente – coraggiosa Sibilla che ci invita ad agire. Il futuro è dietro l’angolo.

"Ho iniziato a pensare a questo film nel 2016, guardando quello che succedeva nel mondo nello stesso momento e in particolare mentre vinceva la Brexit al referendum – racconta Kapadia –. Nel frattempo anche chi l’aveva votata ha visto poi la sua vita peggiorare. Nello stesso anno sono stato in America e ho sentito discorsi politici populisti, dello stesso tono che poi ho risentito in Brasile mentre giravo ’Senna’, dove promuovevano la dittatura come soluzione al crimine. Ma anche in India, il paese delle mie radici, e pian piano in altre parti del mondo". Nel film ci sono anche immagini del nostro presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E continua: "Mi son detto che non avrei più fatto film sugli artisti. I miei eroi erano i giornalisti ed ecco un documentario di fantascienza ma anche horror, anche se poi tutto quello che si vede è vero e si tratta di filmati di quello che è successo negli ultimi dieci anni nel mondo".

Benedetta Cucci