Asili nido gratis in Appennino La Regione investe 70 milioni

Il servizio per la fascia 0-3 anni sarà a costo zero per 133 Comuni montani, tra cui 23 in provincia. Tra gli obiettivi c’è azzerare le liste d’attesa. L’assessore Taruffi: "Ampliamo l’offerta educativa".

Asili nido gratis in Appennino  La Regione investe 70 milioni

Asili nido gratis in Appennino La Regione investe 70 milioni

La Regione investe nell’istruzione dei più piccoli, garantendo l’accesso gratuito al servizio rivolto alla fascia 0-3 anni per le famiglie che vivono nei territori montani e nelle aree interne, dall’Appennino al basso Ferrarese. In totale, l’investimento di oltre 70 milioni coinvolge 133 Comuni, di cui 23 in provincia di Bologna. L’investimento ha una portata economica mai vista prima, che insiste sul concetto di welfare alle famiglie e sull’importanza del percorso educativo a partire già dai primi anni di vita. Con la misura "che comporta un investimento complessivo di oltre 70 milioni di euro, mettiamo in campo misure che confermano quelle dello scorso anno – spiega l’assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi –, del nido con la Regione, con l’abbattimento delle rette. L’ampliamento dell’offerta educativa, con l’ampliamento dei posti per gli asili nido". È quindi "un investimento importante che conferma un impegno da parte della Regione, che è quello di raggiungere il 45% di copertura di frequentazione dei nidi che è lo standard europeo al quale puntiamo", conclude Taruffi. Tra gli obiettivi, anche la volontà di azzerrare le liste d’attesa. In quest’ottica, si prevedono risorse pari a 15 milioni di euro, con la creazione di nuovi posti negli asili dei Comuni. "Aumentiamo da 4.500 a 5.300 euro il contributo per ogni posto nuovo che nei Comuni verrà realizzato – afferma il presidente Stefano Bonaccini –, perché nel totale dei Comuni dell’Emilia Romagna nel decennio si è passato dal 30 al 40% di frequenza".

Il numero di bambini accolti è aumentato e l’allargamento dell’offerta educativa, con misure finanziante anche dal Fondo sociale europeo Plus, che mette a disposizione 18 milioni di euro, è un traguardo per il governatore. "Se l’Emilia Romagna è tra le prime per occupazione femminile è perché ci sono i nidi, un servizio di welfare indispensabile – aggiunge Bonaccini –. Ma crediamo sia anche una misura importante per contrastare lo spopolamento. Questa è una scelta che ci premierà anche dal punto di vista della percezione dei cittadini". Nell’elenco di progetti destinati alle scuole per i più piccini, c’è il progetto ‘Sentire’ l’inglese nella fascia 0-3-6 anni, che prevede l’insegnamento della lingua già dall’infanzia. "Lo estenderemo ulteriormente in futuro, sperando di avere nella regione tutti i nidi e le materne con una lingua straniera", conclude Bonaccini. Il plauso di Valentina Castaldini (Forza Italia): "Finalmente questa Regione compie un passo importante. Un riconoscimento che traccia un solco di sussidiarietà di cui non posso che essere felice: avevo presentato la richiesta a marzo".

Mariateresa Mastromarino