Bologna, assalto al liceo Sabin occupato: arrivano polizia e Digos

Un gruppo di ragazzi esterno all’istituto ha cercato di sfondare, in piena notte, la porta a vetri con lancio sassi e bottiglie. Panico tra gli studenti all’interno che interrompono l’occupazione: “La sicurezza viene prima”

Bologna, 1 aprile 2023 – Assalto di esterni al liceo Sabin, occupato. A partire dalle 22,30 e fino l’una di notte un folto gruppo di ragazzi esterni alla scuola ha scavalcato il cancellone su via Matteotti, ingresso del liceo, e ha tentato di sfondare a calci la vetrata di ingresso con attacchi ripetuti. Sassi e bottiglie sono state lanciate contro la porta a vetri, causando momenti di reale panico tra gli studenti che stavano dormendo all’interno dell’istituto (guarda il video).

Assalto notturno al Sabin occupato, danni e paura
Assalto notturno al Sabin occupato, danni e paura

Per fortuna il servizio d’ordine interno degli studenti, ha funzionato benissimo: tutti gli accessi erano sprangati. Capita la gravità della situazione, gli studenti del Sabin hanno avvertito la polizia, e subito è intervenuta assieme alla Digos.

Inevitabile, dopo un episodio di tale gravità, chiudere l’occupazione. Ed è una comunicazione amara quella degli studenti, che avrebbero voluto portare lo stop alle lezioni fino al 5 aprile, ultimo giorno prima delle vacanze di Pasqua.

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La conta dei danni

Diversi i danni all’edificio: due vetrate all’ingresso si sono incrinate sotto i colpi degli ‘assaltatori’. Oggi la Città metropolitana è entrata in contatto con la dirigenza scolastica, e il Sabin lunedì riaprirà regolarmente, mentre i tecnici stanno facendo le valutazioni di rito sulle vetrate danneggiate (sfoglia la gallery).

Gli studenti: “Amareggiati, ma la sicurezza va al primo posto”

“Ci troviamo costretti ad interrompere prima del previsto", scrivono in una nota i ragazzi del Sabin, dato che nella notte tra venerdì e sabato la scuola e i suoi studenti sono stati attaccati da esterni "che hanno provato ad introdursi nella scuola con la forza, spingendosi fino a lanciare sassi e bottiglie e prendendo a calci le porte barricate dagli studenti".

I ragazzi poi rassicurano, facendo sapere che "tutti gli studenti stanno bene. Siamo profondamente amareggiati dal dover interrompere la nostra occupazione, ma riteniamo che la nostra sicurezza venga al primo posto rispetto a qualunque altra cosa".

"Rimarrà un grande rimpianto per tutto ciò che in questi giorni abbiamo creato e soprattutto per ciò che poteva ancora essere offerto a tutti in questo momento di crescita collettiva – concludono -. La situazione non ci ha permesso di andare oltre, come comunità studentesca abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere per tutelarci, e come scuola faremo altrettanto perché la struttura che ogni giorno ci ospita venga ripristinata nella sua forma originale".

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