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Assalto al portavalori, l’arsenale sequestrato durante le perquisizioni: anche armi e munizioni da guerra

Esplosivo da cava e militare, fucili, una pistola, 1.500 cartucce: ecco cosa hanno trovato i carabinieri tra Toscana, Emilia e Sardegna

Assalto al portavalori, l’arsenale sequestrato durante le perquisizioni: anche armi e munizioni da guerra

Livorno, 20 maggio 2025 – Un vero e proprio arsenale è stato sequestrato dai carabinieri impegnati nelle perquisizioni eseguite in Toscana, Emilia e Sardegna nell’ambito dell’indagine sull’assalto al portavalori del 28 marzo scorso.

Lunedì la notizia degli undici arresti eseguiti in un’operazione che ha visto impegnati trecento militari per l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare firmate dal gip di Livorno, con gli arresti eseguiti a Nuoro, Pisa e Bologna. Sono undici i soggetti ritenuti a vario titolo responsabili della violenta rapina sull’Aurelia, a San Vincenzo, tra spari e fiamme.

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I carabinieri con parte del materiale sequestrato

Tra le accuse mosse a vario titolo agli arrestati ci sono non solo la rapina pluriaggravata, il furto pluriaggravato e la ricettazione, ma anche detenzione e porto in luogo pubblico di diverse armi da guerra, esplosivo e armi comuni da sparo.

E in effetti le perquisizioni eseguite nell’ambito dell’indagine condotta dal Nucleo Investigativo di Livorno hanno portato al sequestro di un arsenale: 5 fucili, una pistola, 1.500 cartucce di vario calibro, alcune già inserite in caricatori, tra le quali molte da guerra per ak47 Kalasnikov, tipologia di arma usata nell’assalto, diversi smartphone, anche di tipo "burner phone", circa 20mila euro euro in contanti, abbigliamento utilizzato per l'assalto, tra cui passamontagna e giubbotti antiproiettile, oltre 200 grammi di esplosivo militare e un chilo e mezzo di esplosivo civile da cava, 5 micce di cui due più pericolose del tipo detonante. Per gli investigatori questo materiale supporta le tesi d’indagine.

Gli undici destinatari delle ordinanze sono: Alberto Mura, 40 anni, di Ottana; Antonio Moni, 46 anni, domiciliato a Castelnuovo Val di Cecina; Francesco Palmas, 45 anni, di Jerzu; Francesco Rocca, 47 anni, di Orotelli; Franco Piras, 46 anni, di Bari Sardo; Giovanni Columbu, 40 anni, di Ollolai; Marco Sulis, 36 anni, domiciliato a Villagrande Strisaili; Nicola Fois, 33 anni, di Girasole; Renzo Cherchi, 39 anni, di Irgoli; Salvatore Campus, 51 anni, di Olzai; Salvatore Giovanni Antonio Tilocca, 45 anni, di Ozieri. Indagato a piede libero Antonio Stochino, 47 anni, di Arzana.