
Assemblea infuocata sul dissesto: "Nessuno ammette le sue colpe"
Affiorano sentimenti di sconforto e delusione a seguito dell’assemblea di venerdì sera organizzata dal Comune di San Pietro in Casale per illustrare alla comunità, per la prima volta, il piano di riequilibrio finanziario che dovrà colmare, nei prossimi anni, il dissesto finanziario di quasi 4 milioni. "Il sindaco ha illustrato come risaneranno le finanze e le casse del Comune, ovviamente tagliando servizi che saranno ‘classificati’ come non necessari, ma a noi interessava, in primo luogo, sapere come hanno potuto lasciare che si arrivasse a questo punto e non sono stati in grado di dircelo senza inutili giri di parole", dichiarano a caldo alcuni cittadini.
Rabbia e dubbi emergono anche tra i civici della lista l’Altra San Pietro: "Stiamo per entrare nella tomba della cultura di San Pietro, nella tomba dello sport. La nostra realtà è diventata ogni anno che passava un aumento dei debiti, un aumento di tributi non riscossi. Perché non si è voluto andare a prendere quei soldi che il Comune doveva avere? Hanno dato la colpa ai cittadini che non hanno pagato, ma un certo mancato pagamento rappresenta una costante in tanti Comuni d’Italia. Qui a San Pietro però bisogna capire perché è così alta la percentuale. Intenzionalità? Non lo si può pensare e allora la chiameremo incompetenza o superficialità. Aggettivi negativi che non dovrebbero essere associati alla definizione ‘amministrare un Comune’ ".
I civici, poi, aggiungono: "Qualcuno competente e corretto si sarebbe preso le proprie responsabilità facendo un passo indietro. Fare politica è anche ammettere di aver sbagliato, ma un’amministrazione non può permettersi il silenzio. Almeno le scuse ai cittadini le avremmo volute sentire". Dello stesso parere il leghista Mattia Polazzi e Diego Mazzanti di FdI che valutano anche un esposto in procura per falso in bilancio: "Denunciamo il Piano di Riequilibrio Finanziario proposto dal sindaco come un attacco diretto alle fondamenta della comunità. Le scelte del centrosinistra stanno mettendo a repentaglio la stabilità economica delle famiglie e degli agricoltori e allevatori. Non possiamo restare in silenzio di fronte a questo evidente attacco alle fasce produttive della comunità. Mentre si salvaguardano forme di parassitismo sociale, chi genera ricchezza e lavoro viene penalizzato e bastonato dalle decisioni del governo locale che ora vuole aumentare l’Imu. Chiediamo all’amministrazione di rassegnare le dimissioni e permettere l’arrivo di un Commissario prefettizio".
Zoe Pederzini