"Assembramenti incivili, così si torna ’rossi’"

Il microbiologo Sambri: "Sabato scene sconcertanti. Usare il battaglione? Sarebbe una sconfitta ma le norme vanno fatte rispettare"

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di Nicola Bianchi

"Ho visto i video e dire che sono sconcertato è poco. Questa è una questione di inciviltà che si innesta poi con il problema virus". Vittorio Sambri, coordinatore dei laboratori regionali Covid e direttore della Microbiologia dell’Ausl della Romagna, è indignato dalle scene viste venerdì e sabato nella zona della movida bolognese. Centinaia di ragazzi – siamo in via delle Belle Arti, di fronte a Palazzo Bentivoglio – senza mascherina che contestano il passaggio della polizia, che lasciano birre a terra. Ieri l’ultimo sfregio: due giovani intenti a tagliare le fascette che tenevano legate le transenne di piazza Scaravilli.

Professore, dove siamo arrivati?

"Resto sgomento. Ho visto centinaia di persone che non tenevano conto minimamente delle precauzioni, oggi fondamentali. Così andiamo in zona rossa".

La soluzione potrebbe essere il pugno duro?

"A quella non ci credo anche perché poi ci troviamo con tre avvocati che si mettono di traverso e trovano il cavillo sostenendo che la polizia ha esagerato. Non è un problema di repressione ma di educazione. Se la gente non riesci ad educarla, la stessa ne pagherà le conseguenze".

Al Pratello i residenti hanno segnalano esercenti che vendeva alcolici ben oltre l’orario di chiusura. Anche questo incide?

"Gli esercenti o chiudono o si fanno carico anche loro della situazione. Quei quattro poveri poliziotti e finanzieri che sabato sono stati mandati in via Belle Arti, hanno rischiato di prendersi delle legnate. E dobbiamo prenderle perché la gente si diverte a trasgredire e a spaccare le bottiglie a terra? Una cosa scandalosa. Al di là del Covid, inaccettabile il livello di maleducazione e incuria della cosa pubblica".

La conseguenza però si chiama contagio.

"Cosa che non frega niente a nessuno".

Che ne pensa di mini zone rosse cittadine?

"Potrebbe essere cosa buona. In alcune aree i contagi stanno aumentando. Ho letto che addirittura qualcuno ha spostato le transenne in piazza San Francesco per entrare. Ecco, a quel punto allora ci vorrebbero gli idranti. Devi difendere la gente da sé stessa perché manca il senso di responsabilità".

Si chiude una piazza e ci si sposta in quella accanto. Il problema è davvero irrisolvibile?

"Se chiudiamo tutto il centro, gli esercenti dicono giustamente che sono fregati. Ma lo vada a chiedere ai miei collaboratori che da 12 mesi non fanno un weekend a casa. Sono fregati anche loro, non pensa? Il senso civico non è più di moda a Bologna, città che ha sempre fatto della civiltà un vanto. Una cosa mi dispiacerebbe...".

Prego.

"Arrivare a schierare il battaglione per le strade".

Sarebbe una sconfitta per tutti...

"Esatto. E farsi menare per bere una birra mi sembra un’idiozia. Devi mettere dei limiti e li devi fare rispettare. Questi ragazzi non capiscono che così fanno male a loro e agli altri".

Loro, intanto, chiedono provocatoriamente se si voglia blindare tutto.

"Si parla di rispetto delle regole. Ci dovrebbe essere un concetto nella società civile: io le regole non le capisco, se posso le cambio ma intanto le rispetto. Divertimento sì, ma con la testa. Al ristorante o al bar oggi, dove le regole vengono rispettate, non prendi il Covid".

C’è il senso di sentirsi immuni?

"Anche. E si dimentica il numero di morti, centinaia al giorno, in Italia quasi centomila. Tre volte più della Seconda guerra".

A proposito, con le analisi sulle varianti del virus come procede?

"Abbiamo casi accertati di variante inglese, altri sospetti. Ma occhio che la variante inglese, che il vaccino governa, non diventi una scusa".

In che senso?

"Che sia più trasmissibile è vero, ma se ci comportiamo come nel weekend la sia aiuta in modo esponenziale. Avanti così e tra poco si torna in zona rossa".

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