Assunzioni, l’allarme della Cisl "Non si trovano i professori"

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di Chiara Gabrielli

Monica Barbolini, segretaria generale della Cisl Scuola Emilia Romagna, quali sono i problemi più gravi che si trova ad affrontare oggi la scuola in regione?

"Il primo, che va avanti da anni e per questo mi fa molto arrabbiare, è che ci sono state autorizzate 7.717 assunzioni in ruolo ma non arriviamo a coprire il 40% per mancanza di candidati. Questo significa che avremmo potuto avere 7.717 docenti di ruolo e invece ne abbiamo messi solo 3.500 circa, vuol dire che tutti tutti gli altri diventano supplenti e vanno a ingrossare le fila dei precari".

In quali campi si registrano le maggiori criticità?

"Nelle materie scientifiche, nelle quali non si trovano nemmeno supplenti. E iniziamo ad avere problemi anche con la materie letterarie".

E per quanto riguarda gli insegnanti di sostegno?

"Qui i problemi più gravi, perché non ci sono specializzati. Era possibile averne 1.000 di ruolo, ma ne abbiamo inseriti circa 150 perché ci vuole la specializzazione. E che fatica a trovare i supplenti".

Dove si inceppa il sistema?

"Alla base c’è un gravissimo errore del ministero nel reclutamento. L’abbiamo fatto presente a tutti i governi, a prescindere dal colore, perché così si incrementa soltanto il precariato".

Una soluzione?

"Il reclutamento con un concorso ordinario regolare, da tenersi ogni due anni e a cui devono poter partecipare tutti quelli che hanno il titolo richiesto. E bisogna assumere docenti dalle graduatorie provinciali a partire da chi ha almeno tre anni di servizio".

Il fronte stipendi?

"C’è un problema di stipendi troppo bassi. È venuto a mancare il prestigio sociale, il rispetto e la considerazione del ruolo dell’insegnanti. E i docenti sono in balìa dei genitori: questa invasione di campo rappresenta un problema veramente grande".

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