Aste e rilanci: tutti pazzi per il Fanta

Giorgio

Comaschi

Ho preso Vlahovic a 150", "Alaura tì un busèn". Sembrano discorsi deliranti ma sono quelli che dilagano in questi primi giorni di settembre. Bologna (ma anche in tutta Italia) pullula di aste di Fantacalcio, il gioco virtuale in cui devi comprare i giocatori per fare la tua squadra con un monte di 550 crediti, che sarebbero i fantamilioni. Fanta qui, Fanta là, migliaia di leghe, di gruppi, di compagnie, tutti lì a fare i conti, a preparare tabelle, a girare con fogli di Gazzetta, appunti a mano, elenchi infiniti, convinti di essere degli Ancelotti, dei Pioli, degli Allegri e dei Mourinho. In qualsiasi angolo della città c’è un tavolo con otto ragaz (e in mezzo qualche attempato irriducibile) che si azzannano a suon di rilanci.

"Io i difensori li prendo tutti a 1", si sente dire e chi passa di lì non capisce perchè il linguaggio, per chi non sa di Fanta, è ostrogoto. Circoli Arci, bar, caffè, case, cantine, gazebi, pratoni, panchine, tutto sa di aste in questi giorni. Iniziano di solito alle 9 di sera, perchè i ragaz lavorano (non tutti, va bè) e vanno avanti fino allo sfinimento di birre e di tranci di pizza.

Si fa l’una, o anche le due, si va a letto con gli occhi pesti e la mattina dopo, in ufficio, uno si rimira la sua rosa convinto, ogni volta, di aver fatto una gran squadra. Un mondo prettamente maschile quello delle aste del Fanta, qualche donna ci gioca ma è isolata.

Personalmente abbiamo fatto un’asta in una lega con 48 squadre, divise per 6 gironi da 8 squadre, tutti assieme, e l’unica donna era la mamma del padrone di casa che è arrivata a chiedere se volevamo un po’ d’acqua. Poi si è defilata da quell’antro infernale. Fantastici poi i nomi delle squadre: Asfalter, Dinamo Di Livio, Atletico Betlemme, Frankie Minchia, Gulataxarai, Ricreativo Vulva, Livercul, Socmel, As Tronzi. Tutti concentrati, per prendere Zielinski, o puntare su Dybala. La piccola tristezza è che si si accorge dell’assenza di rilanci sui giocatori del Bologna. Rimangono quasi tutti lì (a parte Arna). Si comprano quelli buoni e questo la dice lunga su come siamo messi. Ah, comunque…io, il Topolone, la mia squadra si chiama così, ho fatto un grande centrocampo!

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