
Chiara Rivaroli insegnava Matematica all’Archimede di San Giovanni . Se n’è andata a soli 50 anni per una malattia. Il ricordo dell’Istituto
San Giovanni in Persiceto (Bologna), 26 maggio 2025 – Un’aula di scuola alla memoria della professoressa Chiara Rivaroli, scomparsa prematuramente l’anno scorso all’età di 50 anni, insegnante di matematica da un decennio all’Archimede. Sabato scorso, nell’Iss (Istituto superiore scolastico) Archimede di San Giovanni in Persiceto, è stata scoperta una targa, con un disegno di rimando alla scuola architettonica Bauhaus, nell’aula numero 2.13 che è stata dedicata all’insegnate somparsa. Questo spazio chiamato ‘work station’, contiene attrezzatura all’avanguardia per realizzare attività di laboratorio e progettazione per l’ambiente e per il territorio nell’ambito del corso di studi Cat (Costruzione ambiente territorio).
"Con il cuore colmo di sincera ammirazione e profondo rispetto per la memoria della cara professoressa Chiara Rivaroli – dice Vincenzo Tinaglia, dirigente scolastico – l’Archimede ha voluto ricordare la cara collega per le sue parole gentili, sempre. E fino all’ultimo, nonostante la malattia, Chiara ha voluto lavorare a scuola tra i suoi ragazzi. La ricordiamo per il suo impegno, per la sua passione per l’insegnamento e la dedizione che hanno lasciato un segno indelebile nella nostra comunità scolastica e nei cuori di tanti studenti".
La cerimonia di intitolazione si è tenuta nell’auditorium dell’istituto scolastico. Hanno partecipato i familiari della professoressa Rivaroli: i genitori, il marito, il fratello e la figlia. E ancora studenti delle sue classi quinte e studenti delle attuali classi con cui l’anno scorso l’insegnante ha lavorato. Alla cerimonia era presente anche Mauro Borsarini, ex dirigente scolastico dell’Archimede che ha tracciato un ricordo della collega scomparsa. Così come hanno fatto le docenti Antonella Bolelli e Lucia Castelvetri.
"Abbiamo voluto compiere questo gesto – prosegue il preside –, per onorare la straordinaria figura della collega e per mantenere vivo il suo ricordo tra le future generazioni di studenti".