La Pubblica assistenza di San Matteo di Decima continua la propria attività sul territorio. E il mezzo incidentato sarà sostituito con un altro. Ieri mattina si è tenuta l’assemblea per fare il punto della situazione dopo l’incidente che ha visto la morte di Silvano Mantovani, uno dei suoi volontari e di Giorgio Papi che era stato trasportato per fare una visita all’ospedale Maggiore di Bologna.
Erano sorti dubbi e perplessità riguardo la prosecuzione del servizio. Ed era ventilata l’idea di chiudere l’associazione.
"Ieri mattina – spiega Franco Vignocchi, presidente del ‘Centro assistenza - pubblica assistenza’ di San Matteo della Decima – abbiamo tenuta la nostra assemblea per decidere il da farsi. All’incontro erano presenti anche responsabili Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze). Ed è stato deciso di continuare la nostra attività a servizio dei cittadini. Ma non solo. Perché ci sarà dato un altro mezzo che sostituirà il Fiat Doblò rimasto coinvolto nell’incidente".
La Pubblica assistenza, nata una ventina di anni fa, attualmente dispone di cinque mezzi, e si occupa prevalentemente di trasposti sociali per persone con disabilità ed anche per persone che hanno difficoltà a raggiungere ospedali, cliniche o altri luoghi di cura. Persone che necessitano di visite o di esami specialistici. Mediamente la Pubblica effettua circa 1500 servizi all’anno.
E il presidente continua: "L’affetto e la vicinanza di tanti e tanti cittadini che ci hanno manifestato in queste ore ci ha spinto a non mollare e a proseguire il lavoro. Numerosi decimini infatti ci hanno mostrato preoccupazione nel caso noi avessimo interrotto il servizio. E non ce la siamo sentita di chiudere l’associazione. In particolare proseguiamo la nostra azione dedicando servizi a quelle persone invalide o impossibilitate a spostarsi con mezzi propri".
Intanto a Decima è grande cordoglio per la morte di Mantovani e Papi. Quest’ultimo in passato è stato molto attivo nel calcio dilettanti sia come giocatore che come allenatore. Mantovani era anch’egli sempre in prima linea quando si trattava di fare volontariato in parrocchia e nella Pubblica. Al momento non è stata ancora comunicata la data dei funerali. Sulla vicenda il sindaco Lorenzo Pellegatti aveva già espresso il suo cordoglio e la propria vicinanza alle famiglie delle due vittime.
"Sul tema della sicurezza stradale – dice il primo cittadino – preciso che la strada dove si è verificato l’incidente mortale non è comunale ma è una provinciale. Il Comune, dal canto suo, negli ultimi anni tanto ha investito per rendere più sicure le strade e le vie del territorio. A questo proposito penso alla frazione di Amola, dove nel giugno del 2020 morirono 5 persone, tra cui una bambina, sempre a causa di uno scontro tra due automobili. Qui siamo intervenuti mettendo in sicurezza il tratto stradale dove si verificò l’incidente e abbiamo installato dissuasori di velocità".