Averardo Orta, onorificenza Omri Una tradizione da 4 generazioni

Averardo Orta, imprenditore bolognese della Sanità, sarà insignito, domani alle 12 in Prefettura a Bologna, dell’onorificenza di Ufficiale Omri. Ad affiancarlo la moglie, l’ingegner Claudia Sabatini, anche lei insignita con lo stesso riconoscimento. La circostanza non comune è che, da 4 generazioni consecutive, la famiglia Orta possa contare su componenti insigniti dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Ad aprire la strada fu nel 1926 il bisnonno Francesco Orta, nominato Commendatore dell’Ordine della Corona d’Italia, successivamente divenuto Omri con la nascita della Repubblica. Poi, nel 1959, è stata la volta del nonno Giovanni, con la concessione del Cavalierato Omri. Infine, nel 2017 Lorenzo Orta, padre di Averardo, viene nominato Cavaliere, come riportato sul sito del Quirinale.

Domani sarà la volta della onorificenza alla quarta generazione, conferita all’attuale amministratore delegato del Consorzio ospedaliero Colibrì e presidente di Aiop Bologna, Averardo Orta. "La responsabilità che deriva dal portare un’onorificenza concessa dal Capo dello Stato ci spinge ad impegnarci più a fondo nella realizzazione di un modello di imprenditoria moderno, che distribuisca ricchezza a tutti gli stakeholders garantendo parità di genere, difesa dell’ambiente e sostenibilità – spiega Averardo Orta –. Questi valori mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia e con orgoglio li sto tramandando a mio figlio".

Un riconoscimento che arriva alla luce del costante e cospicuo impegno della famiglia Orta verso la comunità, secondo i principi del Welfare e la salute della persona al centro di tutti i progetti. L’Ordine al merito della Repubblica Italiana è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a "ricompensare benemerenze acquisite verso la nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari".

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