Avvocati penalisti, scatta lo sciopero

La protesta contro i continui cambi dei collegi giudicanti

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Due giorni di astensione per gli avvocati penalisti italiani – domani

e martedì – per protestare contro la compromissione del diritto dell’imputato a essere giudicato dal medesimo giudice che ha raccolto la prova in dibattimento, secondo i principi di ‘oralità e immediatezza della stessa’: la prassi attuale, attacca l’Unione delle Camere penali, è che a fronte di continui cambiamenti nelle composizioni dei collegi e dei tribunali monocratici, per "esigenze organizzative, trasferimenti a richiesta dei singoli magistrati, esigenze private degli stessi giudici", la prova non venga mai rinnovata, ma limitata, se esiste, alla visione della videoregistrazione della testimonianza già rese. Così le Camere penali chiedono un immediato intervento legislativo "a salvaguardia della concreta attuazione dei principi cardine del giusto processo". La Camera penale bolognese ’Franco Bricola’, non mancherà con iniziative legate al tema, come raccomandato dall’Unione nazionale.

Per domani, per esempio, la Camera penale con il proprio presidente, l’avvocato Roberto d’Errico (nella foto),

e il collega Francesco Antonio Maisano, organizza un incontro dedicato alla problema motivo dell’astensione cui parteciperanno

avvocati e magistrati.

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