Aziende, 4.000 chiedono la deroga

Pioggia di istanze in Prefettura, Francesconi (Cisl): 100 respinte

Sono più di 4mila le richieste di deroga ai codici Ateco (cioé i codici delle attività produttive che possono restare aperte nonostante l’emergenza Covid-19) arrivate in prefettura. L’esame delle domande terminerà oggi. Danilo Francesconi, segretario generale Cisl dell’area metropolitana di Bologna, in stretto contatto con la prefettura, riferisce che il bilancio è di "un centinaio di richieste respinte". Ciò significa che queste aziende non potranno preseguire l’attività. Resta, poi, il nodo delle imprese aziende che si sono messe in sicurezza, ma non rientrano nei codici Ateco. "Si tratta di una ventina di imprenditori in regola con le disposizioni del dpcm del 14 marzo, ma impossibilitati ad aprire", spiega Francesconi. Ma per queste imprese la decisione verrà rimandata alla prossima settimana: il nuovo decreto potrebbe dare il via alla fase due e al superamento dei paletti dei codici Ateco.

ros. carb.

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