Aziende più competitive con internet veloce

Chiuso l’accordo con Lepida per la banda ultra larga nei tre comparti industriali di Sasso. Già dieci le imprese che hanno aderito

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La potenza della comunicazione per rafforzare i distretti industriali dell’Appennino bolognese. La banda ultra larga approda in tre comparti produttivi di Sasso con l’obiettivo di evitare altre crisi come quella della Fiac Compressori. Così ieri mattina nel municipio di Sasso alla presenza dell’assessore regionale all’Agenda digitale, Paola Salomoni, si è chiuso l’accordo che coinvolge imprese dei comparti industriali di via Primo Maggio, via Vizzano e Cà de Testi, il Comune di Sasso e Lepida spa (la società della Regione Emilia-Romagna che si occupa tra le altre cose di infrastrutture di informazione e comunicazione) che nel giro di due mesi porterà alla posa dei cavi di fibra ottica di interconnessione alla rete Lepida e verso le sedi delle aziende che vorranno aderire al progetto. Già da ora sono una decina le imprese che hanno aderito al progetto finanziato un’operazione che vale complessivamente 110mila euro, di cui 61mila sono fondi pubblici e 50mila a carico delle imprese. Un investimento che consentirà alle imprese di Pontecchio (attraverso provider privati che si appoggeranno all’infrastruttura) di accedere ad Internet con banda fino a 1 Gbps ‘simmetrica e garantita’. Dotata insomma della potenza e dell’affidabilità necessarie alle aziende per competere su un mercato globale.

"Un servizio molto importante per le aziende medie e piccole che sono insediate sul territorio, che operano qui e che da ora potranno colmare un gap competitivo con le concorrenti", ha commentato Gianni Righi, uno degli imprenditori che ha sottoscritto l’accordo. Della stessa opinione Davide Lucchi (ex Fiac) che in vista dell’insediamento dell’azienda che occuperà lo stabilimento dove si producevano i compressori, ha allacciato la fabbrica alla banda ultra larga. Così come Andrea Filippini di Kiwitron srl che si occupa di hardware e software per macchine operatrici e sollevatori elettrici.

Imprenditori che hanno condiviso gli obiettivi illustrati dall’assessora Salomoni: "Questa esperienza è un unicum, un modello per dotare le imprese (ma anche le famiglie) di un accesso alle indispensabili infrastrutture dell’informazione e della comunicazione. Fattori sempre più importanti per evitare lo spopolamento della montagna e per garantire a tutti i servizi che si sono resi così necessari in particolare con la pandemia".

Il sindaco Parmeggiani ha sottolineato il legame di queste tematiche con l’eredità marconiana celebrata in questi giorni con i Marconi days, mentre il direttore generale di Lepida Gianluca Mazzini ha ribadito l’obiettivo di "portare la connettività alle aree produttive che mostrano palesi segni di divario digitale con lo scopo di costruire un territorio a zero differenze. E che sono un centinaio le aree produttive in contesti orografici difficili come quelle di Pontecchio".

Gabriele Mignardi

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