Azzannato da due pitbull, salvo grazie al figlio

L’uomo è stato circondato e aggredito dai cani, fuggiti da un recinto. Il 26enne ha abbattuto uno degli animali con il fucile da caccia

Migration

Attimi di terrore e follia, sabato mattina, a Villa Fontana, frazione di Medicina, quando due pitbull hanno aggredito un 61enne della zona nella sua proprietà.

I due animali sono di proprietà di una 26enne, originaria del Ferrarese che, per il periodo estivo, era con il compagno dai suoceri a Villa Fontana.

Erano all’incirca le 9 in via Villafontana. Gli animali, due pitbull, un maschio e una femmina, già noti dagli stessi padroni per essere inclini a scappare, sono fuggiti da un buco creato nelle recinzione e hanno iniziato a correre nel silenzioso vicinato. Ad un certo punto sono arrivati in un cortile poco distante dalla loro abitazione, cortile dove si trovavano anche alcune galline.

I cani, grazie al cancello aperto, si sono avventati su di loro, uccidendone due. Il proprietario della galline,che si trovava nel cortile di casa, ha sentito rumori stridenti e, affacciandosi da dietro la casa, ha visto la furia dei pitbull che si avventavano sulle sue galline.

L’uomo allora, un 61enne del posto, è corso senza pensarci due volte per andare a separare i cani dalle galline. Le cose, però, sono velocemente degenerate perché i cani lo hanno iniziato ad aggredire. Prima gli hanno azzannato un polpaccio, poi hanno mirato alla giugulare. Il 61enne, però, si è parato il collo con una mano ed è stato azzannato, dunque, alla mandibola.

Il figlio dell’uomo, un 28enne, ha sentito le grida del padre e ha imbracciato un fucile, regolarmente detenuto essendo un cacciatore. A quel punto il ragazzo ha sparato due colpi: uno prima a terra sperando che fosse sufficiente per spaventare i cani e uno contro i molossi che non mollavano il padre dalle fauci. Uno dei due cani è stato ucciso dallo sparo e l’altro si è dato alla fuga nelle campagne.

A quel punto, sentendo il trambusto e udendo l’esplosione di un’arma da fuoco, è sopraggiunta correndo la 26enne ferrarese proprietaria dei cani. Ne è nato un violento parapiglia. La giovane, urlando, avrebbe infatti iniziato a sostenere che il cane ucciso, ovvero la femmina, fosse mansueta e che non avrebbe mai fatto nulla di simile.

La mattinata di ordinaria follia è finita con il 61enne a terra per due cazzotti che avrebbe preso proprio dalla 26enne in forte stato di agitazione. A quel punto, oltre al 118, è arrivata la pattuglia dei carabinieri della Tenenza di Medicina che sta indagando su come si siano svolti i fatti.

Certo è che la 26enne ha denunciato il 28enne per l’uccisione dell’animale. Il 61enne che ha avuto quindici giorni di prognosi, dovrà sottoporsi ad altre visite che definiranno l’entità del danno. La giovane, stando a quanto dichiarato dai carabinieri locali verrà indagata per lesioni personali colpose.

Zoe Pederzini

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro