Bologna, il centro sotto attacco delle baby gang

Via Val d’Aposa, residenti e negozianti esasperati hanno prodotto foto e video dei continui soprusi

Ragazzi in via Val d'Aposa

Ragazzi in via Val d'Aposa

Bologna, 30 gennaio 2018 - Ogni sera, all’orario dell’aperitivo, si ritrovano sotto al portico. Pieno centro, a due passi dal Comune e dalla Questura. I ragazzi del muretto di via Val d’Aposa hanno dai 15 anni ai 20 anni. Ma non hanno niente a che fare con i protagonisti della serie degli anni ’90. Anzi. Maleducati, sporcaccioni e aggressivi, i ragazzini di via Val d’Aposa sono diventati il tormento dei residenti della strada e dei titolari di negozi e attività che vi si affacciano. Che hanno prodotto una mole di documentazione, compresi foto e video, che testimonia una deriva ormai difficile da arginare. Soprattutto perché, si lamentano i residenti, “la polizia municipale, che conosce la situazione e viene costantemente chiamata per porvi rimedio, soprattutto nelle ore serali, non viene, lamentando impegni in altre zone della città”.

Sabato sera, ore 19. I sei ragazzini arrivano e si mettono in posizione. Chiacchiere, urla, una birretta presa dal pakistano. La serata è particolarmente umida e forse il clima si dimostra il miglior amico dei residenti: il gruppetto, alle 20,30, scioglie le righe e se ne torna a casa per cena. Ma è una anomalia nella quotidianità, fatta di serate a birra e canne, consumate e poi abbandonate lì, per garantire un impegno sicuro, la mattina dopo, agli operatori di Hera. “Soprattutto nei giorni festivi e prefestivi – spiegano infatti i residenti – assistiamo ad assembramenti di ragazzi e ragazze che urlano, schiamazzano, giocano, bevono, mangiano e ascoltano musica a tutto volume dagli smartphone. E nel farlo, occupano il portico di via Val d’Aposa, ostacolando i passanti che, intimoriti, spesso preferiscono passare in mezzo alla strada”.

I ragazzini, in sostanza, di notte inibiscono il riposo dei residenti e degli ospiti dell’hotel Novecento, di giorno l’attività dei commercianti e il lavoro degli uffici. “Un negozio – continuano gli abitanti della strada – ha deciso di chiudere e trasferirsi, perché la clientela non era attratta dalle fastidiose presenze. C’è anche chi ha provato a richiamare i ragazzini e si è trovato il giorno dopo la vetrina piena di sputi”.

Ma non c’è solo maleducazione. Le condotte di alcuni membri della ‘baby gang’ di cui fanno parte anche diverse ragazzine “le più aggressive”, spiegano ancora i residenti a volte sfociano anche nell’illegalità: “Le telecamere di uno dei negozi della strada, oltre agli atti osceni, hanno ripreso anche diversi episodi di consumo di droga e la sostanza è stata trovata dai proprietari del negozio di antiquariato di piazzetta Santa Margherita nascosta nei vasi di fiori”, spiegano.

Malgrado la giovane età dei protagonisti, per chi vive in questo angolo nel cuore di Bologna la quotidianità è diventata esasperante: “Le volte che abbiamo chiamato la polizia i ragazzini, vedendo le volanti, si sono calmati. Ma appena le auto svoltano l’angolo, ricominciano peggio di prima”.

E, ciliegina sulla torta, in un quadro tanto sconfortante, non potevano mancare le risse, “episodi che si verificano soprattutto in primavera ed estate, quando qui si radunano anche cinquanta persone”. Ma non solo nella bella stagione. Infatti l’ultima, nutritissima rissa risale allo scorso 13 gennaio. “Abbiamo chiamato la polizia – concludono gli abitanti –, ma nel giro di due minuti si erano volatilizzati”.

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