Bologna, il ritorno della baby gang molesta in via Val d'Aposa

Ancora allarme degrado, residenti esasperati

Controlli in via Val d'Aposa

Controlli in via Val d'Aposa

Bologna, 23 settembre 2018 - Dopo un’estate relativamente tranquilla, con la fine delle vacanze per i residenti di via Val d’Aposa e dintorni sono ricominciati i pomeriggi (e le serate) di passione. Colpa di un nutrito gruppo di ragazzini che ha scelto la strada, proprio dietro la Questura, per intrattenersi dopo la scuola. Non fosse che la via è strettina, non bastasse che quando va bene si parla di almeno una ventina di ragazzini, ma nelle giornate più affollate, ad esempio il weekend, si sfiora il centinaio, il problema è, prima di tutto, la maleducazione. Che, sempre più spesso, si unisce a comportamenti molesti quando non direttamente delinquenziali.

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I ragazzini, stando al racconto di chi vive e lavora nella via, arrivano intorno alle 16 per andarsene intorno alle 19. E, dopo una breve pausa a casa, tornare ancora per il dopo cena. Urlano, mangiano, bevono e fumano (non solo sigarette) sul muretto sotto al portico. Lasciando ovviamente tutti i loro ‘resti’ lì. E, in più occasioni, si sono resi protagonisti di risse e, almeno un paio dei più grandi (che comunque difficilmente superano i 18 anni), sono stati beccati a tirare cocaina.

Gli adolescenti molesti si allungano anche tra via Santa Margherita e sulle panchine di piazza Galilei, dove, con le loro casse bluetooth amplificano la musica dei cellulari. Prima che ricominciasse la scuola, c’era anche il turno della mattina. Il problema è sì per chi vive nella strada, ma anche per chi ci lavora: i ragazzini, affollando il marciapiede sotto al portico, non fanno passare chi vorrebbe, magari, andare a fare acquisti nei negozi. Sulle cui vetrine, quando non gradiscono i richiami, lasciano ‘ricordi’ tipo sputi e scritte. La polizia passa quotidianamente a richiamare i baby bulli: fiato sprecato, passata la volante, i ragazzini tornano in posizione. Più fastidiosi di prima.

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