Bologna, 12 luglio 2023 – Non c’è pace per i residenti di via Zanardi, via Agucchi, via della Ca’ Bianca e dintorni. Una organizzatissima baby gang – che a quanto si apprende si è pure data un nome d’arte, "Carrefour grintoso", e si ispirerebbe al trapper lombardo e pluripregiudicato Baby Gang – da mesi imperversa nella zona, combinando infinite malefatte.

Malefatte non da poco. Anzi, veri e propri reati: sarebbero stati alcuni dei suoi componenti, infatti, a minacciare, graffiare l’auto e incendiare il portico di casa di una coppia gay che abita in zona, un paio di settimane fa, condendo il tutto con insulti omofobi e persecuzioni. Si tratta forse dell’episodio più grave commesso dalla banda, che a quanto si apprende sarebbe persino organizzata gerarchicamente, con i maggiorenni a ’guidare’ i minorenni. La lista dei guai però non si esaurisce qui: diverse auto sono state danneggiate dai ragazzini per il solo gusto di farlo, con fiancate graffiate e finestrini sfondati a sassate; materiali di un cantiere sono stati dati alle fiamme per puro divertimento; tutti i muri disponibili sono stati imbrattati di scritte e ‘tag’; non sono mancati i furtarelli.
Decine le denunce che i residenti di quella fetta di Navile, esasperati, hanno presentato a tutte le forze dell’ordine, e anche per contrastare questo fenomeno hanno fondato un comitato. Alcuni suoi componenti, ritenuti "scomodi" dagli adolescenti senza scrupoli, sono stati presi di mira e si sono ritrovati le auto sfasciate anche in pieno giorno. Questa situazione, in costante peggioramento, proseguirebbe più o meno incontrastata da circa sei mesi.
Così, lunedì sera sono intervenuti i carabinieri, coadiuvati dagli agenti della polizia locale, con un blitz in piena regola: giunti a sirene spiegate nei pressi di un sottopassaggio ritenuto tra i ‘quartieri generali’ dei teppisti, hanno identificato una decina di giovanissimi, quasi tutti minorenni. Altri sono riusciti a fuggire. Il gruppo, che si autodefinisce "gang", sarebbe composto da una quindicina di soggetti, adolescenti tra i 16 e i 20 anni quasi tutti italiani di seconda generazione.
Nei giorni scorsi è spuntato pure un video che li ritrae mentre spruzzano per strada e in un parcheggio condominiale privato il contenuto di alcuni estintori che hanno appena rubato dai garage dello stesso palazzo, in una specie di trasposizione distorta, molesta e illegale delle battaglie con le pistole d’acqua che fanno i bambini. Alla fine però se ne vanno a passo strascicato e spalle un po’ curve, quasi come fossero indifferenti, affatto esaltati dalla bravata appena compiuta.

Ora, le forze dell’ordine sono al lavoro per tenere costantemente monitorata la situazione e dare finalmente un po’ di pace ai residenti, oltre che per accertare e attribuire con precisione ai responsabili i fatti contestati. Senza trascurare le attività sui social: il riferimento al Carrefour del nome della gang, tra l’altro, fa tornare alla mente il gruppo di ragazzini che l’anno scorso ne combinava di cotte e di crude al centro commerciale Gran Reno di Casalecchio, il tutto rigorosamente filmato con i telefonini e pubblicato su Tik Tok.
"La situazione qui peggiora continuamente. Il degrado è evidente e l’amministrazione non interviene, ci sentiamo soli", racconta un residente disperato del Navile, che preferisce restare anonimo proprio per paura di ritorsioni da parte degli adolescenti. Del resto, la sua auto è una di quelle già passate per le mani dei ragazzini, nelle ultime settimane.