Baby gang Bologna, ore contate per i bulli al Savena. La procura minorile apre un’indagine

Identificati molti dei ragazzini responsabili degli episodi che da mesi terrorizzano gran parte del quartiere. Potrebbero essere i genitori a pagare per i figli

Il procuratore Silvia Marzocchi

Il procuratore Silvia Marzocchi

Bologna, 17 gennaio 2022 - Potrebbero essere i genitori a pagare per la follia dei propri figli. Per la follia perpetrata dalla baby gang di ragazzini sotto i 14 anni nel quartiere Savena. Lì dove i giovanissimi improvvisatisi Ras del quartiere hanno terrorizzato la zona con aggressioni ad anziani, bambini coetanei e atti vandalici.

Baby gang Bologna, servizi sociali in campo per i bulli del Savena

Una condotta su cui i genitori dei giovanissimi non sono ancora stati ascoltati dai carabinieri, coordinati dalla Procura dei minori che nel frattempo ha aperto un'inchiesta sul caso. Un fascicolo in cui l'ipotesi di reato resta il danneggiamento per gli atti vandalici sulle auto parcheggiate, mentre in sospeso restano i reati di lesioni, dopo le aggressioni ad anziani, o le minacce ricevute da un 11enne finito nel mirino della baby gang. Prima infatti di arrivare all'ascolto dei genitori, i militari dell'Arma stanno procedendo agli accertamenti del caso sul materiale di video e foto raccolto in questi giorni e sempre verso i genitori non sono ad ora state avviate iniziative spontanee né a seguito di denunce della parte offesa specificatamente alle posizioni di padri e madri dei minorenni coinvolti.

Tutta la paura provocata e i raid punitivi messi pericolosamente in scena, ora sono stampati in un fascicolo che la Procura minorile ha aperto. La conferma, dopo giorni di lavoro dell’Arma e di segnalazioni ricevute, è arrivata proprio dal quartier generale di via del Pratello. Un fascicolo che dovrà fare chiarezza su quel gruppetto di ragazzini che da mesi sta provocando enormi disagi ai residenti del quartiere Savena. I primi a tirare le fila sono stati i carabinieri della stazione San Ruffillo bravi a accogliere informazioni e materiale foto e video: alcuni dei componenti sono già stati identificati, per altri è questione di ore. A quanto risulta, nessuno di loro avrebbe compiuto 14 anni, dunque non imputabili. Ma questo non vuol dire che non ci sia il modo per tenerli a bada. Codice penale alla mano, ad esempio, l’articolo 224 prevede che "qualora il fatto commesso da un minore degli anni quattordici sia preveduto dalla legge come delitto, ed egli sia pericoloso", il giudice, tenuto conto "della gravità del fatto" e delle "condizioni morali della famiglia", può ordinare che il baby responsabile sia ricoverato nel riformatorio giudiziario o posto in libertà vigilata . Baby gang Bologna, ragazzi di tredici anni terrorizzano il Savena. "Aiutateci a fermarli" - Baby gang Bologna, identificati i bulli che terrorizzavano il Savena Intanto anche la a Questura ha iniziato a fare luce sugli episodi raccontati dai residenti e avvenuti in particolare di fronte al centro commerciale Gallia di via Savigno. Tanti, a quanto pare. Come quella del ragazzino di 11 anni costretto a rifugiarsi all’interno dello stesso centro perché la banda lo voleva picchiare. Senza dimenticare la rete di un parco incendiato, fino al negozio di prodotti per animali preso di mira con il lancio di una bottiglia o i furti all’interno della Coop con la cassiera insultata perché li aveva sorpresi.

Insomma, episodi di vero teppismo che esulano dalla normale marachella messa in atto da giovanissimi. Poi c’è il signor Giuseppe, 79 anni, preso in giro, spintonato e insultato dal capetto del gruppo, incitato dagli altri. "Siccome gli avevo risposto a tono – dice – se ne stava andando. Gli amici hanno iniziato a deriderlo: ‘Non gli hai fatto nulla’. Lui è tornato mi ha rubato il cappello, spintonandomi".

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