Baby vandali incendiano una casa per noia

Due quindicenni e un tredicenne accusati del rogo doloso appiccato a marzo in un’abitazione in ristrutturazione in via Santissima Trinità

Baby vandali incendiano una casa per noia

Baby vandali incendiano una casa per noia

Avevano appiccato un incendio per noia. I carabinieri della stazione di Pieve di Cento hanno denunciato alla Procura della Repubblica del tribunale per i minorenni di Bologna due 15enni e un 13enne, quest’ultimo addirittura già noto alle forze dell’ordine. I ragazzi sono accusati di incendio doloso in concorso. La denuncia è l’epilogo di un’indagine avviata dai militari dell’Arma la sera del 19 marzo scorso, per risalire ai responsabili di un incendio che era stato appiccato al piano terra di un’abitazione situata in via Santissima Trinità. Abitazione in fase di ristrutturazione e momentaneamente disabitata, di proprietà di una coppia di italiani sulla trentina.

Le fiamme si erano propagate ai piani alti dello stabile, procurando danni rilevanti. L’incendio era stato domato dai vigili dl fuoco, prontamente intervenuti sul posto. Ma le ‘gesta’ dei ragazzini non erano passate inosservate alle telecamere di videosorveglianza presenti in zona. I carabinieri, infatti, sono risaliti ai presunti piromani: due 15enni e un 13enne che, per cause non accertate, ma verosimilmente perché annoiati, erano entrati all’interno dell’edificio in costruzione. Ed erano passati dal cantiere che si affaccia sulla strada principale decidendo poi di appiccare il fuoco, con un accendino, al materiale di scarto del cantiere. Il 13enne, nel gennaio dello scorso anno, era stato già denunciato dai militari dell’Arma perché accusato di essere uno degli autori del danneggiamento della chiesa di Santa Maria Maggiore di Pieve di Cento. Il 17 gennaio 2022 era entrato in chiesa in compagnia di un coetaneo tentando addirittura di asportare una parte della statua, raffigurante un maialino, di Sant’Antonio Abate.

Non riuscendovi, i vandali avevano imbrattato la statua con dell’olio di oliva che avevano con loro. Non soddisfatti, i ragazzini avevano bruciato un libro della liturgia, gettando a terra dei santini e cercato di rompere il microfono di un leggìo. Un fatto analogo, ma di minor entità, era stato già commesso nella stessa chiesa anche nel pomeriggio del 12 gennaio. Analizzando le immagini della videosorveglianza, i carabinieri della stazione di Pieve di Cento avevano riconosciuto i due responsabili, entrambi ragazzini di età inferiore ai 14 anni, e quindi non punibili sul piano penale. Invitati a comparire in caserma assieme ai genitori, i due minori, perdonati dal parroco, avevano ammesso le proprie responsabilità, dicendo di essere pentiti e si erano scusati per i gesti insani. Scuse che, alla luce della nuova prodezza del tredicenne, forse non erano del tutto sincere.

p. l. t.

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