Giorgina Tullio Atanassia ha il telefono occupato. Quando risponde, è un fiume in piena: "Un attimo che devo spegnere la radio, vivo da sola e ho sempre la musica o la televisione accese". Lei, 73 anni ad agosto, ha passato la quarantena chiacchierando da un balcone all’altro con i vicini, sperimentando ricette, che quotidianamente pubblica su qualche social network, e ballando.
Lei vive da sola. Ma si è sentita sola in questo periodo?
"Abito in una palazzina con tante persone della mia età e ogni giorno facciamo chiacchiere dai balconi e lungo i corridoi, tenendo le distanze. Ci siamo fatti compagnia e stiamo stringendo amicizia sempre di più".
La situazione la spaventa?
"All’inizio ero abbastanza angosciata, ancora adesso lo sono. Il primo giorno che sono andata a fare la spesa, a vedere tutto chiuso, le file lunghe e tutti con le mascherine, mi tremavano le gambe. Poi, sono sola: sono vedova e i miei parenti sono tutti via".
In questo periodo ha usato il computer o lo smartphone?
"Certo, uso i social e ho uno smarthphone, mentre il computer lo trovo meno comodo. Chiamo i miei fratelli e gli amici. Sono una chiacchierona". Per il resto, come passa le giornate?
"Faccio giardinaggio e facevo zumba prima della quarantena. Ora ogni tanto mi metto a ballare da sola in casa. Faccio tutto da sola e mi piace molto cucinare, metto le foto dei miei piatti su WhatsApp: mi chiedono tutti le ricette, dalla pizza ai biscotti, fino alle marmellate. Ecco, ho appena finito una marmellata di limoni".
Cosa le manca della quotidianità pre-Covid?
"Ero aiuto bibliotecaria in centro, sono andata in pensione e avevo iniziato a fare volontariato. Ero molto attiva e non mi abbatto facilmente, cerco di reagire. Mi manca molto andare in centro, andare a trovare i colleghi. La prima cosa che farò quando la situazione sarà migliorata sarà questa: andrò in centro a prendermi un caffè. Anzi, forse un aperitivo".
c. s.
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