Bando sosta, Fd’I attacca Tper "Deve rispondere del danno ai soci"

Il Consiglio di Stato, respingendo il ricorso di Tper, ha scritto la parola fine alla vicenda del ‘bando per la sosta’. La gestione delle strisce blu in città rimane dunque a BomoB, in asse con il colosso francese Engie blu. Ma la sentenza del Consiglio di Stato "non pone certo fine alle responsabilità di Tper verso i suoi soci, in primis la Regione e il Comune di Bologna", affermano Marta Evangelisti, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale e la consigliera comunale Manuela Zuntini, che depositano "atti di sindacato ispettivo" nei rispettivi enti. Si vuole sapere che cosa Regione e Comune "intendano fare in qualità di soci di Tper, in particolare se intendano promuovere un’azione di responsabilità nei confronti dei vertici aziendali e dei responsabili che, con la loro condotta, hanno determinato di fatto l’esclusione di Tper dal bando" per la gestione della sosta – dal valore di appalto da 78 milioni e 817mila euro – a causa dell’errata trasmissione dei file utili a completare la candidatura. Evangelisti e Zuntini chiedono anche a Regione e Comune "se intendano intraprendere un’azione legale anche nei confronti dei vertici aziendali per il danno economico subito dalla partecipata a fronte di quanto occorso". Sulla stessa linea saranno le interrogazioni che verranno presentate in Città metropolitana – altro ente locale socio dell’azienda di trasporto pubblico – dai consiglieri del gruppo ‘Uniti per l’Alternativa’. Secondo le consigliere di Fratelli d’Italia "è necessario che i vertici di Tper si assumano le responsabilità di questa vicenda e che i soci adottino tutte le misure necessarie al fine di tutelare gli interessi propri e della cittadinanza, per evitare che possano ripetersi altri sbagli in futuro, anche tenuto conto che si avvicina l’appuntamento con il prossimo bando" per il trasporto pubblico locale.

Luca Orsi

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