Bar, ristoranti ed eventi: giungla di regole

L’ordinanza di Bonaccini sarà in vigore da domani. Ma Merola gioca d’anticipo e vieta da oggi iniziative e manifestazioni in centro

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di Rosalba Carbutti

L’ordinanza anti-assembramenti slitta di un giorno. La nuova stretta nella gialla Emilia-Romagna, annunciata da Stefano Bonaccini, entrerà in vigore domani e molto probabilmente sarà nei weekend e riguarderà bar, ristoranti e parchi commerciali. La discussione coi colleghi di Veneto e Friuli-Venezia Giulia, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga, è continuata fino a tarda sera. Obiettivo: puntare a provvedimenti quanto più simili (al netto delle differenze territoriali) ed evitare il passaggio a ’zona arancione’ per tutti e tre i territori. Il rischio di un cambiamento di colore, in effetti, coinciderebbe proprio con l’attivazione delle nuove misure regionali, visto che i dati del monitoraggio della cabina di regia del ministero della Salute sono attese per domani. E se l’Emilia-Romagna rientrerà nalla fascia con misure più severe, l’ordinanza verrà cancellata da un colpo di pennarello governativo. Il risultato sarebbe surreale, ma in tempi di pandemia nulla è impossibile. E tra misure arlecchino e giungla di ordinanze, capita che in attesa del via libera di Viale Aldo Moro sulle nuove restrizioni, a Palazzo d’Accursio il sindaco Virginio Merola giochi d’anticipo vietando piazze e strade del centro a iniziative, eventi e manifestazioni da oggi. Cioè un giorno prima del provvedimento regionale. Che cosa significa, quindi, la nuova ordinanza del sindaco? No a cortei, artisti di strada, banchetti di varia natura. E l’evento delle Sardine? Sebbene filtri dal Comune che non ci sia stata alcuna richiesta per occupare una piazza, è plausibile che salti. Per quanto riguarda, invece, il nodo Tdays (dopo l’affollamento dello scorso weekend) pare improbabile lo stop perché porterebbe la gente a occupare soprattutto i portici. Non è esclusa, invece, la possibilità di accessi contingentati come fatto in precedenza nel Quadrilatero. Ma è ancora tutto da vedere, come anche la decisioni sui mercati. Da quello di piazza Santo Stefano alla Piazzola.

Intanto, dal summit dei governatori, trapelano indiscrezioni. Con una certezza: "Ci saranno nuovi divieti – ha assicurato Bonaccini –, ma anche controlli più stringenti con relative sanzioni per chi si ostina a trasgredire le regole. La situazione di crescente emergenza, che si riflette nell’afflusso ai Pronto soccorso e nei ricoveri nei reparti degli ospedali esige ulteriori restrizioni nelle attività. I contagi vanno fermati, se non vogliamo rassegnarci a un carico che diventerà insostenibile per il sistema sanitario, al blocco totale dell’attività scolastica e all’attività lavorativa limitata ai soli servizi essenziali". In pratica, è il monito: meglio fare uno sforzo oggi, per evitare un lockdown domani. Da qui, un confronto con la direzione sanitaria regionale, con tutti i sindaci dei Comuni capoluogo, tutti i presidenti di Provincia e tutti i prefetti dell’Emilia-Romagna. "Ho avuto conferma della necessità di introdurre nuove misure per contrastare la diffusione del Covid e impedire assembramenti", ha spiegato il presidente dell’Emilia-Romagna. In quest’ottica, si prevedono nuove modulazioni di orari per bar e ristoranti.

Un’ipotesi potrebbe essere quella di chiuderli nel weekend, ma su questo punto – trapela da Viale Aldo Moro – si deve avere la certezza che chi ferma l’attività possa accedere ai ristori del governo. Si è poi discusso anche di altre limitazioni dal numero di persone al tavolo, alle consumazioni obbligatorie a sedere. Quasi certa, invece, la chiusura nei weekend dei parchi commerciali (che erano sfuggiti per un’interpretazione del Dpcm alla chiusura dei centri commerciali) come il Meraville e le Piazze di Castel Maggiore. Ma, è probabile, che anche l’Ikea possa fermarsi.

Infine, la stretta più temuta: il divieto di spostamento da comune a comune o da provincia a provincia. L’potesi è rimasta sul tavolo per diverse ore, ma alla fine, molto probabilmente nella nuova ordinanza non ci sarà.

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