Bartolini, altri 11 casi. L’azienda resta aperta Donini: "La situazione ora è sotto controllo"

L’assessore regionale sulla ditta in zona Roveri, dove il totale degli infetti è arrivato a quota 107, di cui 95 asintomatici Pandolfi (Sanità pubblica): "Non c’è motivo di chiudere". All’Interporto allestito presidio per misurare la temperatura degli addetti

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Alla Bartolini non si sospende l’attività. I casi confermati tra i lavoratori dell’azienda di logistica, sono 79 (77 magazzinieri e 2 autisti). Ma il focolaio di Covid si è diffuso, in alcuni casi, a livello del nucleo familiare o tra altri contatti. In totale tra familiari e conoscenti sono state individuate altre 28 persone positive. Complessivamente risultano contagiate 107 persone. Di queste 95 sono asintomatiche (70 tra i dipendenti e 25 tra i familiari e i conoscenti) e 12 sintomatiche (9 tra gli operai e 3 tra i familiari o conoscenti). Due i ricoverati in ospedale, un dipendente e un familiare o conoscente, gli altri, 185, sono stati posti in isolamento fiduciario domiciliare.

I test di laboratorio, i cui risultati sono stati resi noti ieri, confermano che su 190 tamponi effettuati, 11 sono risultati positivi al Coronavirus.

"È un focolaio – spiega Raffaele Donini (nella foto piccola), assessore regionale alla Salute – che si avvia a essere contenuto. Quindi il nostro sistema sanitario regionale sa come combattere il virus quando si manifesta, ma nessuno deve pensare che Covid-19 sia un fenomeno che è ormai alle nostre spalle. Al contrario, se da un lato abbiamo più strumenti per combattere il virus, non possiamo certo permetterci adesso comportamenti individuali che non siano in linea con le regole che tutti dobbiamo rispettare. Non rendiamo vani i sacrifici che tanto stanno costando al nostro Paese. Fino all’arrivo del vaccino – prosegue Donini – la nostra convivenza col virus non deve più essere condotta in difesa, ma in attacco".

Per i focolai bolognesi, aggiunge Donini, "è stato subito attivato un coordinamento con l’Ausl che ha agito in maniera eccellente, a cominciare da Paolo Pandolfi, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, mettendo subito in campo le azioni necessarie, sia nel caso del focolaio legato a un ristorante, sia per quello più noto alla cronaca per entità, legato all’azienda logistica". È stata effettuata un’indagine di tracciamento dei contatti con i tamponi, di cui il Servizio sanitario dispone in misura sufficiente per agire su almeno tre cerchi concentrici di contatti di casi, a partire da chi aveva svluppato sintomi, e continuando a testare anche familiari e contatti delle persone trovate positive e asintomatiche.

L’altro giorno è stato fatto un controllo alla Bartolini per verificare l’osservanza delle misure di sicurezza, in collaborazione tra Medicina del lavoro e carabinieri, alla luce di precedenti indagini dell’Ausl, che avevano portato all’adozione di una serie di prescrizioni per la sicurezza dei lavoratori. Nell’ispezione si è riscontrata la sostanziale osservanza delle disposizioni e i risultati saranno presentati al Comune e al prefetto.

"L’azienda ha fatto tutto quello che doveva fare – precisa Pandolfi – Abbiamo preparato una relazione, fatto un sopralluogo i con i carabinieri e abbiamo visto che quello che avevamo indicato da fare è stato fatto. La società ha fatto una serie di cose che erano state prescritte. Verificheremo ancora, ma l’azienda ha fatto quello che doveva: l’ambiente è pronto a continuare. Quindi, credo che una considerazione che possa essere fatta è quella di non sospendere e mantenere l’attività come è, perché il luogo di lavoro è stato messo in sicurezza. Se il contagio è partito dall’Hub di via Mattei? Stiamo cercando di capire, l’indagine epidemiologica è ancora in corso".

La Regione, inoltre, ha attivato le rappresentanze datoriali, trovando "piena e totale collaborazione", che si è manifestata in una iniziativa all’Interporto: è stato installato un presidio per la misurazione della temperatura corporea agli operatori delle realtà produttive lì presenti, oltre ad azioni di sensibilizzazione alle aziende per tenere più alta la guardia nelle misure di precauzione.

Donatella Barbetta

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