MATTEO ALVISI
Cronaca

Le cenerentole e la patrona del basket: “Invincibili dopo il pellegrinaggio”

Dalla Germania alla Madonna del Ponte di Porretta, guidate da un’italiana. “Prima perdevamo sempre”

A sinistra, la squadra finalmente vittoriosa. A destra, le giocatrici al santuario della Madonna del Ponte di Porretta Terme. Laura Mazza è al centro del gruppo

A sinistra, la squadra finalmente vittoriosa. A destra, le giocatrici al santuario della Madonna del Ponte di Porretta Terme. Laura Mazza è al centro del gruppo

Bologna, 19 aprile 2025 – Dalle stalle alle stelle. I proverbi molto spesso ci azzeccano e questo è uno di quei casi.

Una squadra di basket femminiile, che gioca in Germania, ha vissuto anni terribili perdendo in pratica tutte le partite, ma poi nell’ultima stagione, che si è appena conclusa, è stata protagonista di un’impresa incredibile vincendo di fatto tutte le partite disputate da quel momento in poi. Non è un film, ma realtà.

Sarà solo una coincidenza, però un gruppo di giocatrici, capeggiate da Laura Mazza, ha fatto un pellegrinaggio alla Madonna del Ponte, patrona della pallacanestro, a Porretta Terme, e subito dopo le cose sono cambiate.

Il santuario della Madonna del Ponte risale al XVI secolo ed è un importante luogo di culto mariano con una lunga tradizione di devozione.

Da Cenerentola del campionato a dominatrice, da una caterva di sconfitte a tutte vittorie con tanto di promozione diretta. “ll culmine dell’incredibile trasformazione è stata questa stagione – racconta Laura, 37 anni da 12 in Germania, a Berlino per lavoro – abbiamo vinto tutte le 22 partite della stagione del campionato Landesliga e abbiamo pure vinto poi la Berlin Pokal Cup. Questo doppio trionfo ci ha catapultate nella serie superiore, l’Oberliga e per noi è un traguardo che era davvero impensabile fino a poco tempo fa, incredibile”.

La squadra si chiama Adler 1912 e gioca nel campionato tedesco. L’allenatore è Dario Adamic, coach croato con tanti anni vissuti in Italia. L’Adler, a parte Laura, ha altre tre giocatrici italiane, ma la sua forza è lo spirito di squadra molto forte e unito oltre all’integrazione che viene da una gruppo di atlete internazionali: dalla Grecia e Cina agli Stati Uniti e Argentina, passando ovviamente come detto pure dall’Italia.

“Sapevamo della Madonna del Ponte per la sua fama internazionale come protettrice dei cestisti – prosegue Laura, che lavora nel marketing digitale – e, con un mix di scetticismo e la disperazione di chi ha provato di tutto, abbiamo pensato: “Male di sicuro non farà!”. Oltre a visitare un luogo affascinante, abbiamo incrociato le dita sperando in una stagione un po’ meno disastrosa. Da quella visita, il nostro team ha subito una vera e propria metamorfosi con grande incredulità di tutti, in particolare del nostro allenatore. Sono arrivate nuove giocatrici inaspettatamente, il nostro affiatamento è diventato sempre più forte e abbiamo iniziato a vincere”. Sempre e comunque.

A settembre poi, in vista del prossimo campionato che equivale alla nostra serie C, Laura con le sue compagne sta organizzando un altro pellegrinaggio in accordo con il Cai ancora più serio da Bologna a Porretta (tre giorni di cammino), per ravvivare e rafforzare il voto, sperando in altre imprese sportive.

Fede, superstizione o solo iniezione di fiducia: in ogni caso c’è tanta voglia di dare vita a un’altra grande stagione da ricordare negli anni a venire.

“Ora vogliamo continuare la nostra folle storia con la comunità di Porretta – conclude Laura, che ha studiato tre anni a Rimini con l’Università di Bologna –: un luogo che ormai consideriamo il nostro amuleto portafortuna”.