Basso nella commissione del Qatargate "Altro che Lega, scandali a sinistra"

L’eurodeputata eletta in città con il Carroccio: "Intollerabile parlare di ’italian job’"

Basso nella commissione del Qatargate  "Altro che Lega, scandali a sinistra"

Basso nella commissione del Qatargate "Altro che Lega, scandali a sinistra"

"In questi anni ci accusavano di aver preso i rubli dalla Russia. Ma evidentemente c’era da guardare altrove. E ora non possiamo tollerare che si parli di ‘italian job’". Si sfoga Alessandra Basso, avvocatessa eletta con una valanga di voti nel 2019 all’Europarlamento, nelle fila della Lega, e ora membro della commissione giuridica che si occupa delle autorizzazioni a procedere. Il Qatargate, proprio quello, lo scandalo sulle presunte tangenti arrivate dal piccolo Stato arabo per determinare a proprio favore le politiche dell’Ue. Basso, che ha il suo studio legale a Bologna (lei è di origine veneta) è che qui è stata eletta, unico esponente del centrodestra bolognese in Europa, racconta il suo lavoro di questi giorni. E ci dice, per lei, cosa dovrebbe cambiare. "Abbiamo avuto in audizione Andrea Cozzolino, per cui la magistratura belga ha chiesto le revoca dell’immunità parlamentare. Lui stesso ha riunciato all’immunità, ma credo che in ogni caso gli sarebbe stata tolta".

Che idea si è fatta?

"Ho visto tante votazioni in questi anni e mi dicevo mah, che stranezze. Ma da lì a immaginare che ci potesse essere un presunto sistema corruttivo ce ne passava. Bisogna essere garantisti, c’è la presuzione di innocenza. Ma certo, che possa essere un sistema collaudato colpisce"

Secondo lei potrebbero emergere ancora altri nomi?

"Non lo so, Antonio Panzeri ha detto che farà altri nomi. E sono convinta che non verrà coinvolto nessuno della Lega. Da una parte ci si è vantati di una superiorità morale, e invece dalle accuse sarebbe tutto il contrario. Noi leghisti siamo ancora vittime del ‘cordone sanitario’, non abbiamo nessun ruolo direttivo malgrado il grande lavoro che svolgiamo ed è assurdo. Ci fossimo stati noi, queste cose non sarebbero accadute".

Cosa deve cambiare?

"La presidente Metsola ha messo in piedi una serie di regole, ma i lobbisti li puoi incontrare ovunque e temo che possano essere inefficaci. Piuttosto serve un cambio di atteggiamento. Veniamo considerati razzisti e xenofobi e mi dispiace che per la responsabilità di pochi venga fatta di tutta l’erba un fascio. E’ invece in pericolo la reputazione degli italiani, in tanti lavorano bene ed è insostenibile sentire battute all’estero. Serve rispetto, soprattutto per la Lega".

Paolo Rosato

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