Bcc Felsinea, giallo sul voto. Slitta il cda

Il numero degli elettori non corrisponde alle schede: riconteggi e verifiche in corso. Verdetto atteso per questa mattina

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Si tinge di giallo l’elezione del nuovo cda della Bcc Felsinea. Il verdetto era atteso nella mattinata di ieri, poi è slittato al tardo pomeriggio e, infine, nella giornata odierna.

A creare problemi, secondo indiscrezioni, sarebbe proprio il conteggio dei voti. La società incaricata di ’fare i conti’ , la Spafid, in sostanza, si troverebbe tra le mani molte più schede delle persone che si sono iscritte alla votazione. A ’metterci lo zampino’, anche in questo caso, pare sia stata l’emergenza legata al Coronavirus che, a causa dell’obbligo di distanziamento, ha reso più macchinose le operazioni di voto. In sostanza, per poter esprimere la propria preferenza, i soci dovevano iscriversi su una piattaforma on-line, ma comunque stampare e consegnare in filiale la documentazione cartacea del voto in una busta. E il nodo sarebbe legato proprio a questa doppia procedura: in pratica sembra ci siano molte più schede delle persone che si sono effettivamente iscritte sulla piattaforma online. Alcune indiscrezioni parlano di una differenza di 1.500 unità.

E mentre la società incaricata di gestire la consultazione si sta prendendo alcune ore per venirne a capo, le due cordate attendono con ansia il verdetto.

In campo ci sono la ’Lista del Consiglio’ del presidente uscente, Paolo Angiolini, e la ‘Lista dei Soci’ dello sfidante Andrea Rizzoli. Entrambi non commentano il ’giallo elettorale’ anche se Rizzoli si lascia sfuggire una battuta: "Speriamo che le sensazioni dei giorni scorsi siano confermate – spiega –. La cosa certa è che sono tantissimi i soci che hanno deciso di votare ed è sicuramente un segnale positivo".

Nella lista di Rizzoli, che secondo indiscrezioni avrebbe preso più voti, è candidato, fra gli altri, l’imprenditore Silvano Palmieri, titolare della Palmieri Group di Gaggio Montano. Paolo Angiolini, nella cui squadra c’è l’ex sindaco di Castenaso Stefano Sermenghi, aveva invece impostato la campagna elettorale nel segno della continuità. "Sono stato per questi anni il presidente di una realtà a cui sono legato profondamente, una vera e propria famiglia – ha sottolineato Angiolini presentandosi ai soci –. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, sono numeri da record che dimostrano che questa squadra ha lavorato bene, pensando al bene dell’istituto e dei soci. Nessuna intenzione di chiudere filiali, anzi stiamo lavorando per arricchire l’offerta e non è prevista alcuna fusione". "La necessità per la Bcc Felsinea è guardare al futuro – ha spiegato invece Rizzoli–. L’istituto è sano ed esprime risultati gestionali apprezzabili, frutto dell’impegno dei dipendenti, vero valore aggiunto della nostra banca. Dobbiamo mantenere radici salde nei valori fondanti del credito cooperativo. Mai come ora a causa della crisi da Covid serve concretezza, organizzazione e velocità legata ai valori della mutualità e della solidarietà per essere al fianco di famiglie e imprese del territorio".

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