Bendinelli, quali sono le priorità della sua campagna elettorale in vista delle Regionali?
"Mi sono occupata proprio la settimana scorsa di un convegno dedicato al bullismo e al cyberbullismo, ma ci tengo a parlare e a trattare soprattutto il tema del disagio giovanile". Costanza Bendinelli (nella foto), candida di Forza Italia come consigliere regionale, traccia un quadro dei temi che le stanno più a cuore prima dell’appuntamento elettorale di domenica e di lunedì.
Dicevamo, disagio giovanile a 360 gradi.
"Servono interventi mirati su scuola e ragazzi, che riguardi sia l’ambito scolastico pomeridiano sia quello sportivo".
Ci sono già sue proposte al riguardo?
"Da candidata ho avanzato una proposta che va ad ampliare la normativa già esistente, che è nazionale, ma anche in regione è stata applicata tutto sommato bene. Occorre, però, integrarla e strutturarla meglio".
In che modo, nello specifico?
"Esiste già un referente anti bullismo, che coordina una sorta di team e anche dei corsi di formazione specifici per gli insegnanti. La nostra proposta è appunto quella di ampliare il discorso, perché l’istituto è specifico su bullismo e cyberbullismo".
Lo sguardo, invece, deve essere più ampio?
"Proprio così. Dopo la pandemia portata dal Covid abbiamo visto che i nostri ragazzi soffrono di diversi problemi: ad esempio, sono aumentati i ricoveri nei pronto soccorso per tentati suicidi e fenomeni di autolesionismo".
Occorre quindi intervenire.
"Anche il tema della dispersione scolastica e dell’abbandono degli studi sono in aumento e vanno trattati a dovere, anche a scopo preventivo. Inoltre, ormai il 10% della popolazione under 18 è in carico a servizio di neuropsichiatria infantile: bisogna fare qualcosa".
E l’attività sportiva, invece?
"Serve investire il più possibile nelle società sportive, soprattutto quelle nei piccoli territori. Le società dilettantistiche possono aiutare i ragazzi segnalati dai servizi sociali o quelli soli, che non hanno riferimenti: sentiamo sempre più notizie legate alle baby gang e questo è un modo per allontanare i giovani dalla strada".
Infine, la sanità.
"Come membro della Fondazione Campa, credo la Sanità sia sempre più in sofferenza. È opportuno smettere di parlare di contrapposizione tra pubblico e privato: possono sostenersi a vicenda, sono complementari".