Biblioteca di Eco a Bologna, tutti i dettagli del progetto

La struttura di piazza Puntoni ospiterà 30mila volumi del professore

Come sarà la biblioteca, nel riquadro Umberto Eco

Come sarà la biblioteca, nel riquadro Umberto Eco

Bologna, 25 settembre 2018 - Un piano terra con circa 71 metri quadrati di biblioteca e 42 di archivio degli appunti. Dotato di una sala di lettura, di un front office bibliotecario, di un giardino esterno utilizzabile e inoltre allargato da un soppalco, accessibile da una scaletta a chiocciola per continuare a farsi sommergere dal sapere. Un’operazione che ricreerà l’atmosfera della biblioteca personale dell’autore: scaffali aperti, con proporzioni e colori (molto bianco) ispirati a quella originale di Milano. Alcune stanze appartenenti alla Bub (Biblioteca Universitaria di Bologna), con ingresso su piazza Vittorio Puntoni numero 2, ospiteranno la parte moderna dell’incredibile biblioteca di Umberto Eco, il semiologo, professore, scrittore e filosofo che a Bologna che ha fatto la storia dell’Alma Mater, tra le altre cose dando vita al Dams. Un incontro sullo stato dell’arte del progetto si è tenuto ieri all’Università tra il rettore Francesco Ubertini, il prorettore Mirko Degli Esposti a il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni (Lega), che da vicino sta seguendo l’evolversi dell’operazione.

Umberto Eco (Foto Ansa)
Umberto Eco (Foto Ansa)

«Se tutto dovesse andare per il meglio nelle prossime settimane, ci saranno altri incontri , sarebbe bello poter inaugurare la Biblioteca di Eco all’inizio del 2019, al massimo nei primi mesi – sottolinea la senatrice Borgonzoni, che ha effettuato un sopralluogo degli spazi –. Il ministro Bonisoli condivide la scelta di portare la parte moderna a Bologna, una soluzione di qualità che sono certa piacerà anche alla direzione generale del ministero. Si tratta di una grande cosa per Bologna, per la figura di Eco e per chi lo studia. Da bolognese sono contenta che il mio ministero compia un passo del genere, abbiamo solo alcune sfumature da mettere a posto. Eco è nella sua casa spirituale e intellettuale, in una città che lo amava e che lui ha amato».

Il progetto di Ubertini è stato ufficialmente presentato al governo, che come previsto – e d’accordo con familiari del professore, che a fronte delle ultime delucidazioni sul progetto potrebbero porre qualche ultima modifica – a breve dovrebbe acquisire integralmente il lascito, al quale sta per essere apposto l’annunciato vincolo di indivisibilità. Successivamente la biblioteca sarà separata in concessione temporanea (durata di 99 anni) tra Milano e Bologna: la biblioteca Braidense dovrebbe conservare i volumi antichi (circa 1.200), Bologna quelli moderni (circa 30mila). La biblioteca di Eco sarà sostanzialmente aperta a tutti e dovrebbe rispettare gli orari della Bub: 55 ore di apertura settimanale, dal lunedì al venerdì (10 al giorno) e anche il sabato mattina (5 ore). I lavori, la gara d’appalto dovrebbe partire a breve, saranno interamente a carico dell’Alma Mater.

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