Biblioteca Eco Bologna, serve l’ok della Soprintendenza

Progetto esecutivo sotto la lente, si punta a completare i cantieri nel 2023. Borgonzoni: "Abbiamo spinto tanto, avanti con i lavori"

Il rendering della biblioteca e Umberto Eco

Il rendering della biblioteca e Umberto Eco

Bologna, 10 maggio 2022 - Ci sarà la rimozione del piano ammezzato, "con l’eliminazione dei controsoffitti in doghe metalliche". Il recupero della corte interna, con panchine per sostare in giardino e una scala diretta al piano rialzato della biblioteca. E poi verranno le librerie da inserire all’interno che "saranno in legno, di colore bianco e con le proporzioni e i dettagli che richiamano le attuali librerie di Milano". Sulle pareti, come noto, verranno riprodotti alcuni aforismi attribuiti al professor Eco, e infine nella sala più grande, che si trova a lato dell’atrio della Bub, "si realizzerà una bussola vetrata per il collegamento visivo degli ambienti, di richiamo per i numerosi visitatori che attraversano gli spazi Bub".

Sono alcuni tra i dettagli che vengono fuori dal report che l’Università di Bologna ha da pochi giorni spedito alla Sovrintendenza delle Due Torri (che vaglierà tutto per dare l’ok, l’edificio è vincolato), dal titolo ‘Opere per la manutenzione straordinaria per la realizzazione della Biblioteca Umberto Eco, in piazza Puntoni n.2’. All’interno del report il progetto con diversi dettagli in più su come verranno realizzati diversi spazi e la novità del robusto intervento preliminare che dovrà essere messo a terra per adeguare i locali di piazza Puntoni. In più, e questo è un altro dettaglio importante, il progetto per la Biblioteca dedicata al grande semiologo scomparso sei anni fa passa da definitivo a esecutivo.

Non dovrebbe tardare molto la fase della manutenzione straordinaria dei locali della Bub, anche se un problemino ha funestato recentemente l’avanzamento dei lavori: un dirigente del settore edilizia dell’Alma Mater si è dimesso, le operazioni hanno subito un rallentamento. "Speriamo di partire con l’affidamento dei lavori complessivi dopo l’estate, per averli iniziati al massimo entro un anno da oggi – spiega Giacomo Nerozzi, responsabile gestionale della biblioteca Bub –. L’orizzonte per vedere tutto finito potrebbe essere il 2023, bisogna tenere a mente che quei locali sono vincolati, l’intervento è delicato". Intanto alcuni dettagli interni sono più chiari. Detto della bussola vetrata, che collegherà gli ambienti degli ’spazi Eco’ all’atrio della Bub, la biblioteca avrà il suo corpo centrale con quattro spazi rispettivamente di circa 12, 18, 19 e 24 metri quadrati. Ampio spazio per l’archivio digitale, con di fianco una fornita sala lettura, mentre altri spazi per la consultazione e lo studio saranno previsti probabilmente anche sul soppalco, che verrà realizzato per ottimizzare gli spazi e con l’accesso mediante una scala a chiocciola. Mentre per il piano rialzato verranno realizzati dei parapetti in vetro temperato. La partita della Biblioteca, assieme all’Alma Mater, la sta seguendo molto da vicino il ministero della Cultura, con la sottosegretaria bolognese Lucia Borgonzoni. "Siamo contenti che si stia andando avanti con il progetto della Biblioteca Eco – sottolinea la sottosegretaria della Lega -, un bellissimo tributo al professore che io ho stessa ho spinto dal primo momento, sin dal mio primo incarico al ministero. Mi auguro che i lavori inizino al più presto, ringrazio l’Università e il Centro Eco di Bologna oltre ovviamente alla famiglia".

Intanto la Biblioteca Braidense di Milano, che ha già acquisito la parte antica dei libri di Eco, ha già inaugurato i 1.300 titoli rari della sua ‘Biblioteca semiologica, curiosa, lunatica, magica et pneumatica’. A Bologna c’è un progetto finanziato per la digitalizzazione dei testi moderni. "Stiamo lavorando a una selezione accurata – spiega il direttore del Centro Eco, il professor Costantino Marmo –. Ci si focalizzerà sui libri annotati da Eco, circa 2.500/3.000 volumi. Vorremmo fare una cosa analoga a quella fatta a Milano, cioè spiegare come lavorava il professore, analizzando i rapporti tra questi testi annotati e i suoi grandi romanzi. E naturalmente vogliamo dare luce a questo lavoro, presto, anche a Bologna".

 

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