Bike sharing, arrivano mille biciclette

Per il noleggio basterà una card, progetto operativo entro estate 2018

Care sharing (foto Dire)

Care sharing (foto Dire)

Bologna, 16 marzo 2017 - Mille biciclette di colore ‘rosso Bologna’, con computer di bordo, distribuite in 90 rastrelliere. Sono il cuore del nuovo sistema di bike sharing – gemello di quello adottato da Berlino, Monaco, Helsinki, Portland, Mosca, Vancouver – che dovrebbe entrare in funzione entro giugno 2018.

Si tratta di un progetto che, già contenuto nel programma di mandato 2011-2016 («Mille bici per Bologna») e sponsorizzato dall’allora assessore Andrea Colombo, si arenò nel 2014 per mancanza di fondi. Ora, la giunta Merola – su indicazione dell’assessore Irene Priolo – è pronta «concludere la procedura di aggiudicazione e stipulare il contratto col gestore entro dicembre di quest’anno». Prevedendo, per le casse di Palazzo d’Accursio, un investimento massimo di 800mila euro l’anno. Andrà quindi in soffitta l’attuale servizio ‘C’entro in Bici’ (183 mezzi in 22 stazioni: mancano all’appello 30 bici, rubate o rotte), un sistema di vecchia concezione attualmente gestito da Tper. Oppure, fa sapere il Comune, le vecchie biciclette saranno ricollocate a servizio di zone non coperte dal nuovo sistema.

Se il sistema, come pare, sarà simile a quello di Helsinki, le bici – una quota delle quali sarà elettrica – si potranno prelevare con una card o usando un pin.

Le tariffe, spiega il Comune, «saranno flessibili, integrate con le altre forme di trasporto pubblico (car sharing, treno, bus), per incentivare i viaggi brevi». E saranno pensate «anche per un utilizzo di due-tre giorni, per venire incontro alle esigenze dei turisti».

Ogni bicicletta sarà monitorata in tempo reale. E chiunque, tramite una app sul proprio smartphone, potrà accedere alle informazioni sul servizio, che sarà attivo 24 ore su 24». Il Comune, con questo «progetto pilota», punta a dare l’immagine di una città sempre più bike friendly, e a moltiplicare il numero degli utilizzatori, che fino all’anno scorso erano poco meno di seimila.

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