Bilancio, l’opposizione abbandona l’Aula

Protesta la civica ‘Per Fontanelice’. Vecchio: "Non abbiamo avuto i documenti in tempo utile". Il sindaco Meluzzi: "Iniziativa estemporanea"

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Non solo Imola. A Fontanelice, nella seduta del consiglio comunale di qualche giorno fa, c’è stata una vibrante protesta da parte dei membri dell’opposizione. I tre componenti della lista civica ‘Per Fontanelice’, guidata dal capogruppo Vito Vecchio, hanno abbandonato l’aula dopo aver discusso i primi tre punti all’ordine del giorno.

"Dopo la mia dichiarazione di voto sul documento relativo all’assestamento di bilancio siamo usciti dalla sala consiliare in aperto conflitto con l’amministrazione guidata dal sindaco Gabriele Meluzzi – spiega Vecchio –. Non è più possibile affrontare argomenti delicati come quelli relativi alla gestione dell’ente senza avere uno straccio di informativa preventiva da analizzare. Non sono messo nelle condizioni di svolgere al meglio il mio ruolo di presidente della commissione bilancio".

Poi l’affondo al primo cittadino: "La sua maggioranza è spaccata, è un uomo solo al comando – continua –. Questo atteggiamento non è condiviso nemmeno da una parte dei suoi consiglieri. Il risultato? Non è stato raggiunto il numero legale per l’approvazione delle variazioni al bilancio da votare entro il mese di novembre. Adesso arriverà al municipio un’ammonizione dalla prefettura".

Immediata la replica dell’amministratore: "Iniziative estemporanee dell’opposizione che si ripetono ciclicamente – ribatte il sindaco di Fontanelice –. Accadde la stessa cosa lo scorso anno, sempre per l’approvazione dell’assestamento". Poi arriva il riepilogo dei fatti: "L’iter di convocazione del consiglio comunale ha rispecchiato lo statuto con l’insediamento regolare in presenza di 8 componenti su 11 – puntualizza Meluzzi –. La commissione in cui si valutano le delibere viene convocata, invece, dal presidente della stessa. Un ruolo che, in questo caso, coincide con il capogruppo della minoranza. E lui non ha indetto alcun incontro".

Ma c’è di più. "Avrei potuto approntare all’ultimo minuto un collegamento virtuale per votare in autonomia le delibere ma, visto il numero legale raggiunto, si è deciso di rispettare il senso del regolamento con i soli presenti – aggiunge –. Le prime tre votazioni sono state fatte senza problemi poi, improvvisamente, l’abbandono pretestuoso della seduta. Abbiamo approvato il 30 novembre, con una giunta urgente, gli atti su assestamento e variazioni di bilancio che andranno al voto nel consiglio del 12 dicembre".

Poi la riflessione finale: "Un’operazione di basso livello – conclude il primo cittadino del paese –. La variazione ha lo scopo di stanziare maggiori risorse per il pagamento delle utenze comunali a fronte dell’aumento dei costi dell’energia. Ma anche di permettere la disponibilità dei fondi per i rinnovi contrattuali dei dipendenti comunali. Una prova del senso di responsabilità della minoranza. E non parliamo del rispetto nei confronti dell’ente".

Mattia Grandi

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