Bimba intossicata La piccola sta meglio Si valuta l’affido ai Servizi sociali

Indagini dei carabinieri per capire come abbia assunto la droga

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Dopo i carabinieri, anche il Pris (Pronto intervento sociale) si sta occupando della vicenda della bimba di 10 mesi ricoverata al Maggiore per intossicazione patologica da cannabinoidi. I genitori, due ventenni campani residenti in un comune della Bassa, rischiano infatti di perdere la bambina, che potrebbe essere temporaneamente data in affidamento ai servizi sociali, almeno fino a quando non sarà accertato in che modo abbia assunto lo stupefacente che l’ha fatta stare male. La neonata è intanto ancora ricoverata, in osservazione, all’ospedale, ma le sue condizioni sono buone, con una prognosi di sette giorni.

I militari dell’Arma, che indagano per lesioni personali aggravate, stanno cercando di ricostruire come la bimba abbia assunto la sostanza, in che circostanza. Se abbia inghiottito un pezzetto di hashish trovato in casa; o se abbia inalato del fumo passivo. E stanno cercando di capire se questo sia avvenuto a casa della nonna cinquantenne, dove i genitori hanno riferito si trovasse quando si è sentita male; o se sia rimasta intossicata nell’abitazione di famiglia. La bimba, infatti, non va ancora al nido, non ha fratelli maggiori e non ha una baby sitter. Quindi l’attenzione dei carabinieri è tutta concentrata sul contesto famigliare, benché al momento nessuno dei parenti risulti indagato. A portare la bimba al Maggiore, sabato sera, sono stati gli stessi genitori, riferendo che la piccola stesse male dopo una caduta. In realtà, dagli accertamenti, nessun trauma di questo tipo è emerso: invece, all’esito delle analisi, la bambina è risultata positiva ai cannabinoidi, con i sanitari della neonatologia del Maggiore che hanno quindi avvertito i carabinieri. Una pattuglia del Radiomobile è arrivata subito in ospedale, dove ha ascoltato i genitori, che sulla vicenda non hanno però riferito nulla. Contemporaneamente sono state perquisite le abitazioni, sia dei genitori e che della nonna paterna, dove non è stata trovata però alcuna traccia di sostanze stupefacenti. Mentre dunque le indagini dell’Arma vanno avanti per accertare eventuali responsabilità penali, per la famiglia si profila la non remota possibilità che la bimba venga affidata ai servizi sociali, almeno temporaneamente.

n. t.

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