Bimba morta al Sant’Orsola. Archiviazione annullata per cinque medici di Pediatria

Annullata l’archiviazione dell’indagine nei confronti di cinque medici del Sant’Orsola accusati a vario titolo di favoreggiamento, falso ideologico e omissione di referto, in un filone del caso della bimba di quattro anni morta al Sant’Orsola, a ottobre 2020. Una tragedia per cui sono ora a processo quattro medici (accusati di omicidio colposo, sentenza attesa lunedì) mentre per altri due sanitari, un medico e un infermiere, è stata fatta richiesta di rinvio a giudizio per favoreggiamento.

Gli altri cinque medici, tutti della Pediatria del Sant’Orsola, tra cui anche figure apicali, la Procura (pm Marco Imperato) aveva richiesto l’archiviazione. Richiesta accolta de plano dal giudice per le indagini preliminari Sandro Pecorella, a luglio. Nonostante la richiesta di opposizione depositata dai legali della famiglia della piccola, gli avvocati Simone Sabattini e Giovanni Sacchi Morsiani. I quali hanno quindi presentato reclamo, dopo che la loro opposizione non è stata rinvenuta nel fascicolo ricevuto dal gip. Reclamo accolto dal giudice Gilda Del Borrello, che ha reso nulla l’archiviazione e ordinato la trasmissione degli atti al gip.

Il 21 ottobre 2020 la bimba di quattro anni morì a causa di una occlusione intestinale degenerata. Per l’accusa, un indagato avrebbe affermato il falso sull’orario di ricovero della piccola; due avrebbero favorito i colleghi accusati di omicidio colposo mentendo agli inquirenti sulle condizioni della piccola, "minimizzando le preoccupazioni della madre e ostacolando la corretta ricostruzione degli eventi"; e due non avrebbero inviato il referto del decesso all’autorità giudiziaria, nonostante il (presunto) sospetto di una diagnosi errata.

f. o.