Bologna, bimba schiacciata da una ringhiera alla Fattoria Urbana

La rete di metallo è caduta sulla piccola durante un percorso didattico. I genitori faranno causa alla struttura: “Tragedia sfiorata, non capiti mai più”

Paura in una fattoria didattica di Bologna (foto di repertorio)

Paura in una fattoria didattica di Bologna (foto di repertorio)

Bologna, 15 marzo 2023 – Una disavventura che porterebbe il cuore in gola a qualsiasi genitore: sabato mattina, durante una visita didattica e in presenza di un’educatrice, una ringhiera di metallo è caduta addosso a una bimba di quasi tre anni all’interno della Fattoria Urbana del Pilastro, struttura collegata al circolo Arci. La bimba fortunatamente sta bene e ha riportato, refertata al pronto soccorso del Sant’Orsola e sottoposta a esami, una tumefazione alla testa.

Niente di grave, ma lo spavento è stato enorme, visto che la cancellata alta 1 metro e 60 l’ha colpita, schiacciandola, al cranio e alla schiena. "Poteva essere una tragedia – spiega il padre Giulio Cristofori, avvocato –, e meno male che non lo è stata. E’ successo mentre l’hanno portata a dare da mangiare a una mucca. Quella ringhiera evidentemente non era fissata e tutto il contesto era malmesso, c’era anche un cartello di lavori in corso, mi sembra quindi che ci sia un profilo di negligenza della struttura. Io mi ero girato per un attimo – racconta ancora –, poi ho visto mia figlia di colpo schiacciata. Lo voglio sottolineare: non deve accadere mai più, queste strutture visitate dai bambini devono assicurare i più alti standard di sicurezza. E se fosse stata più pesante, quella cancellata? Adiremo le vie legali sia penalmente, sia civilmente – aggiunge Cristofori –, ma non è il risarcimento che ci interessa. E’ fondamentale il principio: non deve riaccadere, né alla Fattoria Urbana, né altrove". Anche la mamma della bimba, Alessandra Carbonaro (ex deputata eletta con l’M5s, dal quale poi è uscita), tiene a sottolineare che "una cosa del genere non deve ricapitare, serve massima attenzione. Ci tengo poi a ringraziare il personale medico del Sant’Orsola, che è stato gentilissimo".

Interpellato, il Circolo La Fattoria si dice dispiaciuto, e spiega. "Nella zona che accoglie gli animali ci sono dei lavori di miglioramento del loro spazio, quella zona è delimitata dal cantiere in sicurezza come il resto di Fattoria nella quale non sono presenti strutture pericolanti – precisano in una nota –. Gli animali sono stati spostati nello spazio adiacente con recinzioni temporanee per permettere ad alcune attività, sempre in presenza di operatori e genitori, di continuare il loro naturale svolgimento. Nello specifico la bambina non stava dando da mangiare a nessuno degli animali, ma era in attesa di istruzioni. Consapevoli e dispiaciuti dell’accaduto, abbiamo cercato più volte nelle ore e giorni successivi di metterci in contatto con i genitori per sapere come stesse la bimba e per rimanere a disposizione nella forma di accoglienza e comprensione che più ci contraddistingue. Stiamo cercando di verificare al meglio l’accaduto".

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