Bimbo di 16 mesi rischia di morire per una molletta

Una dottoressa lo ha salvato dal soffocamento intervenendo in una piazzola lungo la Porrettana

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Un bambino di 16 mesi ingoia una molletta per capelli della madre e inizia ad avere problemi alla respirazione. E’ accaduto ieri alla Pucciga, una frazione nel comune di Alto Reno Terme e le cose si stavano mettendo davvero male per il piccolo. Se non è successo il peggio è grazie al rapido intervento di un medico, la dottoressa Anna Esquilini, e di due infermieri, Vincenzo Gallo e Giampiero Afroditi, che facevano parte dell’equipaggio dell’automedica che per 24 ore al giorno è operativa a Marano di Gaggio Montano.

Ai primi sintomi di soffocamento, i genitori hanno chiamato l’ambulanza, la quale ha subito avvisato l’automedica che, a sua volta, ha deciso di allarmare anche l’elisoccorso. Si parte a tutta velocità con i due veicoli che si danno appuntamento alla caserma dei vigili del fuoco di Silla, dove può anche atterrare l’elicottero. Arrivati nella piazzola, il piccolo non respira più ed è di colore bluastro. A quel punto partono le manovre manuali per disostruire le vie aeree, una procedura che va a buon fine, e finalmente il "ciappo" viene sputato. Il fiato riprende il suo ritmo, la carnagione torna rosea, non servono più altri soccorsi e si parte verso l’Ospedale Maggiore, dove il piccolo resta in osservazione per precauzione. Ma il pericolo è scampato.

L’equipaggio, dopo aver accompagnato il piccolo a Bologna, ha ripreso il suo regolare servizio. "Appresa la notizia del salvataggio di questa giovane vita – afferma Roberto Pieralli, presidente regionale del Sindacato Autonomo Medici Italiani – Snami desidera congratularsi con tutte le équipe coinvolte per la buon riuscita dell’intervento di soccorso. Facciamo tesoro di questi eventi per capire l’importanza e il valore di poter beneficiare nei momenti più difficili della vita di ciascuno di noi, di un sistema di emergenza sanitaria territoriale capace di rispondere efficacemente, riducendo al minimo le morti evitabili salvando il maggior numero di vite possibili". Infine bisogna sottolineare come il personale medico e paramedico del 118, oltre a presidiare il territorio montano con l’automedica di Marano, stia consentendo la funzionalità del pronto soccorso di Porretta e di Vergato attraverso una convenzione.

Massimo Selleri

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