Bimbo travolto dal carro di Carnevale a Bologna, chiesto il processo per la mamma

Il pm chiede il giudizio anche per altri due accusati di omicidio colposo: il piccolo, di due anni e mezzo, morì poco dopo l’incidente

I rilievi dei carabinieri sul carro. A destra il piccolo Gianlorenzo

I rilievi dei carabinieri sul carro. A destra il piccolo Gianlorenzo

Bologna, 25 gennaio 2020 - Per fare definitiva chiarezza sulle eventuali responsabilità nella tragedia del piccolo Gianlorenzo Manchisi, 2 anni e mezzo appena, è necessario un processo. Eccolo il conto della Procura che ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre indagati (da ora con lo status di imputati) di omicidio colposo, – non ancora fissata l’udienza preliminare – che avrebbero peccato di disattenzioni fatali in quel tragico pomeriggio del 5 marzo scorso in via Indipendenza durante la sfilata di Carnevale. A partire dalla mamma di Gianlorenzo: il piccolo, durante una fase di gioco accanto alla donna, precipitò dal carro dei bambini e morì poco dopo nonostante i disperati interventi del 118. Secondo le ipotesi accusatorie, Siriana Natali avrebbe peccato di "imprudenza e disattenzione" nella custodia del figlioletto. Con lei ci sono Paolo Canellini, proprietario e allestitore del carro ‘Masterchef’, e Marco Pasquini, l’ingegnere che il 17 gennaio 2019 aveva rilasciato il certificato di collaudo.

Quest’ultimo, sempre stando agli addebiti, "redigeva l’elaborato" (il collaudo) in modo "superficiale e inadeguato", trascurando "il profilo del rischio caduta delle persone". Infine Canellini, la cui colpa "generica e specifica", sarebbe consistita in "mancanze dal punto di vista delle norme tecniche della sicurezza". Il carro, cioè, non avrebbe avuto "adeguate protezioni esterne" in modo da evitare "la fuoriuscita accidentale dei bambini". Tra le accuse anche quella di non aver previsto nessuna protezione delle ruote per poter "evitare rischi di investimento o schiacciamento".

Prima del fine indagine dello scorso novembre, molto si è dibattuto sulla perizia dell’ingegner Massimo di Marco il quale sottolineò il "vuoto normativo" attorno alla costruzione dei carri allegorici. "Nessuna norma in materia", in quanto gli stessi non rientrerebbero in modo esplicito tra gli spettacoli viaggianti (ad esempio circo o luna park). Così da Viareggio a Cento – dove però esistono speciali commissioni –, fino a Bologna. Intanto la prossima settimana si riunirà il Comitato del carnevale per decidere se l’evento verrà ripetuto (la volontà al momento è questa) e, in tal caso, con quali modalità ed eventuali modifiche.  

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