Bimbo morto dissanguato, Zuppi dice sì al funerale in chiesa

Il vescovo: "Pronti ad accoglierlo per l'addio anche se non era battezzato"

Alessandro Do Rosario, il bimbo morto dissanguato a Bologna

Alessandro Do Rosario, il bimbo morto dissanguato a Bologna

Bologna, 7 agosto 2016 - «Se la famiglia del piccolo Alessandro volesse far celebrare il funerale di suo figlio, la Chiesa di Bologna sarebbe pronta ad accogliere questa richiesta». A parlare è l’arcivescovo Matteo Zuppi che in questo modo rende pubblica la sua decisione. Il bambino morto dissanguato non era battezzato e in questi casi il decreto della Sacra Congregazione per il Culto divino assegna all’ordinario canonico la responsabilità se concedere o meno il rito delle esequie.

«Ci troviamo davanti ad una disgrazia imprevedibile – prosegue Zuppi – e con un bambino che aveva già espresso il suo desiderio di essere battezzato. Di fronte a questa volontà manifesta non ci possono essere elementi contrari, c’è solo il dispiacere per quanto successo. Penso alla mamma, a come deve sentirsi ora e a tutti i suoi rimpianti: in questo momento il suo dolore e le sue decisioni esigono il massimo rispetto. La contatterò se volesse far celebrare il funerale».   A spiegare all’arcivescovo i termini della questione è stato don Lorenzo Guidotti, parroco della chiesa di San Domenico Savio. Alessandro doveva essere battezzato in quella parrocchia il 3 aprile scorso insieme al suo nipotino di 3 anni, poi un problema aveva posticipato la data del sacramento. «Non sono ancora riuscito a contattare la mamma – a parlare è don Guidotti – uno dei compiti della chiesa è quello dare conforto chi è senza speranza e celebrare il funerale, se richiesto, va in proprio nella direzione della consolazione. Questa vicenda orrenda ci insegna che innamorarsi della vita terrena è sbagliato perché senza la prospettiva del regno dei cieli quanto successo non ha senso. Sono dolori difficilmente superabili soprattutto per noi che pensiamo troppo spesso alla bella vita confondendola con una vita bella».

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