Bio on notizie oggi, la società schiera due scienziati: "Pha prodotto da sogno"

I pareri di Paolo Galli e Paola Fabbri difendono prodotto e società. E il titolo rimbalza in Borsa

La Bio-On di Castel San Pietro

La Bio-On di Castel San Pietro

Bologna, 29 luglio 2019 - Bio on replica alle ultime affermazioni del Fondo Quintessential, che metteva in dubbio la validità delle bioplastiche, e chiama in causa al proprio fianco anche gli scienziati. Sul sito dell'azienda è comparsa la video testimonianza di Paolo Galli, uno dei due chimici italiani presenti nella Plastics Hall of Fame insieme a Giulio Natta, insignito di numerosi ricoscimenti: "Adesso riusciamo a fare il polipropilene che ha anche la caratteristica della biodegradabilità. Certamente, fondamentalmente, assolutamente biodegradabile. Lo dicono tonnellate di pubblicazioni e non possono essere messe in dubbio. E' quello che mancava alle materie plastiche più buone e adesso riusciamo anche a dosare la durata nel tempo. Come scienziato ho sempre sognato un prodotto del genere, adesso vedo delle possibilità e trovo questo futuro molto stimolante, penso che aprirà delle porte nuovissime all'impiego delle materie plastiche nella nostra vita di tutti i giorni".

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Allo stesso modo Paola Fabbri, Phd in Ingegneria dei Materiali, Professoressa Associata dell'Università di Bologna esperta dei prodotti innovativi, ha dichiarato: "I Pha non sono materiali nuovi. Quello che è cambiato con l'arrivo delle tecnologie di Bio-On è stata la possibilità di implementare su larghissima scala e su scala industriale le produzioni della polvere di Pha da processo biotecnologico, da cui poi si ottengono i formulati, i pellet, per le applicazioni industriali su larga scala. Bio-On è riuscita in questi pochi anni a compiere questo salto. Mi aspetto che nei prossimi decenni si raggiungano dei traguardi con le nuove bioplastiche davvero impensabili. Dobbiamo intanto aspettare che i tempi siano veramente maturi per una completa accettazione da parte del mercato di questi materiali per una loro valorizzazione". 

Bio-on, il titolo rimbalza in Borsa

Ancora un rimbalzo in Borsa per Bio-On confortata dal parere di due superesperti che hanno offerto rassicurazioni sulla validità e le potenzialità delle bioplastiche a cui lavora l'azienda emiliana. Dopo il tracollo di mercoledì e giovedì scorso in scia al report del fondo speculativo Quintessential che ha messo in dubbio i bilanci e la tecnologia adottata, la società di Castel San Pietro, tra stop & go, chiude la seduta sull'Aim guadagnando il 25% a 30 euro con la capitalizzazione che risale a quasi 565 milioni ma che ancora il 50% in meno rispetto a martedì scorso.

Le reazioni

Non si è fatta attendere la risposta di Qcm, che parla di "fumose dichiarazioni per distogliere l’attenzione dalla questione chiave: la contabilità, il conferimento delle licenze e il fatturato che esiste solo grazie a dubbie vendite". Il fondo si concentra anche sulla professoressa Fabbri, "spesso coinvolta in dichiarazioni a favore dell’azienda, che peraltro proprio con l’Università di Bologna ha una collaborazione molto stretta". Uno degli stessi brevetti di Bio-On, d’altro canto, è firmato proprio dalla professoressa Fabbri. La replica del fondo ricorda, nelle forme, l’attacco di Bio-On sui "conflitti d’interesse" dei pareri contenuti nel report di Qcm.

Mentre continua la guerra a suon di comunicati, un’altra partita – forse quella fondamentale – si sta giocando in Procura: nei giorni scorsi il procuratore Giuseppe Amato ha aperto un fascicolo a carico di ignoti, assegnato al procuratore aggiunto Francesco Caleca, per aggiotaggio e manipolazione del mercato.

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