Il libro su Floriano Ventura (1933-1994), ex sindaco di Casalecchio dal 1978 al 1988, si divide in due parti: quella dell’uomo di partito e militante del Pci e quella dell’amministratore pubblico. Sulla prima non ho nulla da eccepire. Sulla seconda, invece, devo denunciare delle pesanti carenze. Sono state escluse le voci di chi in Consiglio comunale stava in minoranza, come me che ero capo gruppo della Democrazia cristiana". Così reagisce Roberto Mignani alla notizia della presentazione domani alle 10 nella Casa della Conoscenza di Casalecchio del libro ’Biografia politica di un ‘intermedio’. Floriano Ventura, comunista bolognese’, stampato per i tipi di Viella e scritto da Calogero Laneri, ricercatore dell’Università di Pisa.
"Per questa biografia del sindaco Ventura – sottolinea Mignani – non sono stato interpellato da alcuno. E, come me, mi risulta che non siano stati interpellati nemmeno altri consiglieri o assessori di allora, che non fossero del Pci. Questo non è rispetto delle persone che in quel periodo hanno dato tanto a Casalecchio".
Che sindaco è stato per lei Floriano Ventura? "Il migliore in assoluto – risponde Mignani – assieme a Franco Ballotta, sindaco di Casalecchio da 1972 al 1978, e a Luigi Castagna (dal 1995 al 2004), di cui sono stato anche vice sindaco. Floriano Ventura era l’uomo della mediazione. Come Aldo Moro, il leader democristiano cui ero molto legato. E come mediatore era animato da una grande umanità".
Qualche esempio? "Uno per tutti: la patata bollente dell’affare Talon. Ventura mise attorno al tavolo minoranze e maggioranza e riuscì ad ottenere dal costruttore una riduzione di 30mila metri cubi delle volumetrie previste vicino al parco. E poi la costruzione della chiesa di Cristo Risorto nel quartiere Garibaldi al posto di un centro commerciale voluto dal quartiere. Infine, l’intitolazione di una via a Giuseppe Fanin, il sindacalista cattolico ucciso di botte da militanti del Pci. Anche in questo caso Ventura riuscì ad ottenere che si intitolasse a lui una via e non solo a Loredano Bizzarri, altra vittima Pci delle lotte contadine".