Prostituzione, gigolò minorenni nella sauna gay

Blitz della squadra mobile alle Roveri: scoperto un giro di giovani rumeni. Indagine sugli incontri a pagamento in via del Tipografo

SU FACEBOOK Sulla pagina della ‘Black Sauna’ è stato pubblicato l’annuncio del sequestro e quello della riapertura

SU FACEBOOK Sulla pagina della ‘Black Sauna’ è stato pubblicato l’annuncio del sequestro e quello della riapertura

Bologna, 18 ottobre 2015 - Piscina, idromassaggio, solarium, ampio bagno turco, saune finlandesi e, all’occorrenza, un giovane rumeno pronto a soddisfare dietro compenso gli appetiti sessuali degli avventori. Black Sauna, circolo gay di via del Tipografo, in zona Roveri, è al centro di un’inchiesta a luci rosse condotta dal pm Domenico Ambrosino.

Il locale, adiacente al Red Club, che fa capo alla stessa associazione, sarebbe stato l’epicentro di un giro di prostituzione maschile, anche minorile. Per questo, nello scorso settembre, la Black Sauna è stata messa sotto sequestro probatorio. Negli ultimi giorni però i sigilli sono stati tolti, essendo venute meno le esigenze cautelari, e oggi il locale riapre i battenti. Una persona è indagata per avere favorito l’esercizio della prostituzione fra un bagno turco e un massaggio. Le indagini sono state condotte dalla sezione antiprostituzione della squadra mobile. Gli investigatori hanno scoperto che fra i frequentatori dello spazio c’erano 3-4 giovani rumeni che si offrivano per prestazioni sessuali a pagamento. Uno di loro è risultato minorenne, quindi tra le accuse figura quella di prostituzione minorile. I poliziotti hanno anche effettuato una perquisizione all’interno della sauna, rilevando che si potevano acquistare preservativi e lubrificanti e che dei separé permettevano alle coppie di appartarsi per i rapporti intimi.

Sulla pagina Facebook del locale la notizia dello stop è stata pubblicata lo scorso 20 settembre come un avviso ai soci: «Per sequestro giudiziario la Black Sauna rimarrà chiusa fino a data da destinarsi». L’altra sera è invece apparso il contrordine: «Domenica la Black Sauna riaprirà e siamo veramente felici di potervi dare questa bellissima notizia». L’ingresso, specifica la pagina Facebook di quello che si definisce un ‘gay bar’, è riservato ai soci Anddos. Che l’incontro anche intimo fra persone dello stesso sesso sia una delle ragioni sociali del sodalizio non è un mistero, essendo il complesso dotato di una ‘dark room’ per rapporti al buio tra sconosciuti. Il problema, dal punto di vista legale, sorge semmai quando si esercita un’attività di prostituzione e qualcuno ne trae profitto. La ‘Black Sauna’ viene descritta dai gestori come «la più grande e frequentata dell’Emilia Romagna», una «struttura di 2000 metri quadri composta da un’enorme piscina interna» e dotata, tra le altre cose, di una vasca idromassaggio con «capienza 20 persone». L’utilizzo di tale vasca ‘sociale’ è illustrato da foto esplicative, in cui compaiono coppie di uomini abbracciati.

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