Blitz in Italia e all’estero La campagna folle di criminali travestiti da ambientalisti

I falsi paladini della Terra rivendicano azioni anche in Usa e Inghilterra. Nel loro sito forniscono suggerimenti su come agire e farla franca. L’anno scorso il raid in zona Murri di un altro gruppo: colpite 30 auto.

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Blitz in Italia e all’estero La campagna folle di criminali travestiti da ambientalisti

Si fatica a credere quanto siano storte le teste storte. I deliranti ecologisti che si nascondono –vilmente – dietro la sigla degli sgonfiagomme (tyre extinguishers) sono attivi un po’ in tutto il mondo. Nel farneticante sito internet di riferimento, pubblicano infatti in ben 14 lingue il volantino trovato ieri sotto i tergicristalli dei suv presi di mira nella zona intorno ai Giardini Margherita. Italiano, inglese, francesce, spagnolo, ceco, portoghese, portoghese del Brasile... c’è di tutto.

Spiegano perché se la prendono con i suv, e danno anche indicazioni pratiche. La follia, si sa, non ha limiti. E allora si possono leggere le indicazioni per portare a termine con ragionevoli probabilità di successo l’operazione vandalica: di notte, mai in gruppi numerosi, aggirandosi soprattutto nelle zone bene e abitate dall’alta borghesia. Poi leggendo si impara come fare a sgonfiare la gomma: è sufficiente un uso non culinario di una lenticchia per avere successo nell’operazione. In seguito farneticano che i suv non servono a un accidente, che in città sono inutili anche se proprio negli agglomerati urbani si vedono i tre quarti del parco-suv circolante... Insomma, un delirio organizzato, una fotografia del difficile stato mentale in cui si trovano senza accorgersene. Perché se se ne rendessero conto, troverebbero senza dubbio azioni più sensate da effettuare e obiettivi più ragionevoli da perseguire. Intanto, in Italia le loro azioni sono punite dal Codice penale: danneggiamento.

Ma tant’è. Questi stralunati ecovandali, sconosciuti fino a ieri alla Digos bolognese in quanto è la prima volta che colpiscono sotto le Due Torri, sono in azione in vari angoli della terra: se ne hanno notizie dall’Inghilterra, da New York, da San Francisco, da Chicago. Ora anche a Bologna. Bello essere internazionali, ma non se ne sentiva la mancanza. Se la prendono con i suv, che secondo loro servono ai proprietari anche ad ostentare la propria ricchezza, e quindi è ok attaccare un piccolo fuoristrada Suzuki ma si può lasciare in pace una Mercedes da due tonnellate e magari nemmeno ibrida. Incomprensibile.

A Bologna non è la prima volta che i sedicenti ambientalisti si fanno notare. È successo nell’agosto dello scorso anno, quando in zona Murri qualcuno di notte forò le gomme di trenta auto. Un gruppo probabilmente diverso da quello in azione ieri, ma con gli stessi obiettivi. Sul parabrezza delle vetture danneggiate fu lasciato un adesivo circolare, con la scritta ‘Più ambiente! meno benzina!’. I residenti si infuriarono, per una serie di ragioni: intanto, a ridosso del 10 agosto, in molti volevano partire per le ferie e furono costretti a rimandare per fare eseguire la riparazione (in quel caso le gomme furono proprio forate). Poi fu necessario trovare un gommista aperto in quei giorni. Difficile, quasi impossibile. Poi, ancora, i costi e soprattutto il tempo sprecato per sistemare tutto.

ma. mar.