Blitz in Pinacoteca Scritte e sangue finto per ricordare Ischia: "Strage di innocenti"

Cinque attivisti di ‘Ultima generazione’ in azione ieri mattina. Sono stati identificati dai carabinieri. Nessuna opera è stata danneggiata

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di Nicoletta Tempera

Sono entrati in cinque, pagando regolarmente il biglietto. E, dopo essersi diretti verso la sala della Pinacoteca che ospita la ‘Strage degli innocenti’ di Guido Reni, hanno inscenato la loro protesta. Gli attivisti di ‘Ultima generazione’, perlomeno, questa volta non hanno fatto danni: si sono versati addosso del finto sangue, forse della salsa di pomodoro, per chiedere di "fermare questa strage degli innocenti", riferendosi ai drammatici fatti di Ischia. Un’immagine di Casamicciola è stata anche affissa dagli attivisti che si battono contro il cambiamento climatico su una parete - libera da tele - dove hanno scritto ‘Ischia - Governo italiano 2022’ in nero e, in rosso, elencato i nomi e le età delle giovanissime vittime di quella strage. A parte il sugo colato a terra e le scritte alle pareti nulla è stato danneggiato. Sul posto sono comunque intervenuti i carabinieri: sia i militari della compagnia Bologna centro che i colleghi del Nucleo tutela patrimonio, che hanno identificato gli attivisti. Per loro, si procederà con una denuncia per imbrattamento. Il blitz è avvenuto poco dopo mezzogiorno di ieri, quando nella galleria cittadina c’erano diversi visitatori.

"Quanti altri servizi televisivi con macerie, fiumi di fango, corpi impastati con la terra, cagnolini tristi e ‘angeli del fango’ dovete vedere prima che vi rendiate conto che a causare tutto ciò sono proprio le azioni di chi, durante quegli stessi servizi, esprime vicinanza alle vittime e rimbalza la targhetta di capro espiatorio prima a un ente, poi a un altro partito politico, poi a un altro personaggio ancora, e così via? – scrivono sulla loro pagina Facebook gli attivisti –. Quanto devono avvicinarsi a voi i disastri causati dalla crisi eco-climatica prima che veramente capiate di essere in pericolo, e che le stesse persone che amate lo sono?". Il blitz è stato commentato dal sindaco Matteo Lepore: "Credo che le opere d’arte vadano rispettate, voglio ringraziare le forze dell’ordine intervenute. L’opera di Guido Reni si è salvata, questa è la cosa più importante. Dobbiamo tenere alta la guardia sui temi ambientali, perché anche se i modi non sono condivisibili, i temi della lotta per l’ambiente sono comunque importanti".

L’azione di Bologna segue di due settimane il vandalismo alla mostra ‘Andy Warhol - La pubblicità della forma’ di Milano, dove l’auto dipinta nel 1979 dal maestro della Pop Art è stata danneggiata dai manifestanti che vi hanno lanciato sopra otto chili di farina, oltre a incollarsi ai finestrini della Bmw.

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