CronacaBlocco auto Modena e Reggio Emilia, lo smog è alle stelle

Blocco auto Modena e Reggio Emilia, lo smog è alle stelle

Stop alla circolazione anche ai diesel Euro 4, obbligo di abbassare i riscaldamenti, divieto al riscaldamento con biomasse

Il picco delle polveri sottili registrato a Modena

Il picco delle polveri sottili registrato a Modena

Bologna, 17 febbraio 2020 - Le polveri schizzano e, avendo sforato per ben tre giorni consecutivi i valori-limite, da Piacenza a Modena, è stop alle auto. A seguito del bollettino Arpae, che ha rilevato il superamento dei valori limite di Pm10 nelle tre giornate precedenti, saranno attivate da martedì 18 febbraio a Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena le misure emergenziali di contrasto all'inquinamento previste dal Piano regionale integrato per l'aria. Domenica 16, i valori più alti di polveri sottili sono stati registrati a Modena, con una media di 83 microgrammi per metro cubo di Pm10 alla centralina di via Giardini, che ha già fatto segnare la trentesima giornata fuorilegge del 2020. Polveri fuori norma anche a Bologna (63 microgrammi a porta San Felice), ma nel capoluogo regionale si tratta della prima giornata di sformamento dopo una serie 'positiva', dunque non scatterà alcun divieto supplementare. Polveri alte anche in Romagna, dove nonostante la giornata festiva si sono registrati superamenti ovunque tranne che a Ravenna (comunque a 48 microgrammi, proprio sulla soglia del 'rosso').

Le misure emergenziali per Modena e Reggio restano in vigore almeno fino a giovedì 20 febbraio compreso, prossimo giorno di controllo, e saranno revocate solo se dall'Arpae arriverà il bollino verde. Fino a giovedì, dunque, stop anche diesel Euro 4.

Previsti anche il divieto di utilizzo di biomasse per il riscaldamento; l’obbligo di ridurre di almeno un grado la temperatura (massimo 19° C, più 2 di tolleranza, nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di culto, nelle attività commerciali e nelle attività sportive e fino a 17° C, più 2 di tolleranza, nelle sedi di attività industriali e artigianali), con l’esclusione di ospedali, cliniche, case di cura e istituti scolastici.

C'è anche il divieto di bruciare sterpaglie, residui di potatura, simili e scarti vegetali di origine agricola.

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