Bologna, blocco euro 4, Federalberghi pronta a ricorrere al Tar

Il divieto per i diesel entra in vigore lunedì 1 ottobre. Stop anche ai benzina euro 1

Il blocco dei diesel euro 4 preoccupa gli operatori economici

Il blocco dei diesel euro 4 preoccupa gli operatori economici

Bologna, 29 settembre 2018 - Dopo la bocciatura di Confcommercio Ascom alle misure antismog adottate dal Comune, è arrivata anche quella di Federalberghi. Con un monito: «Se l’amministrazione non provvederà a stabilire delle deroghe in favore dei turisti, non escludiamo di impugnare l’ordinanza comunale davanti al Tar». Le restrizioni messe in campo da Palazzo d’Accursio in linea con il Pair 2020 (Piano aria integrato regionale), infatti, non prevedono l’esenzione per i veicoli diretti alle strutture ricettive: dal 1 ottobre al 31 marzo 2019, i turisti che non dispongono di auto a benzina euro 2 o successivi o diesel (M1, M2, M3, N1, N2, N3) euro 5 o successivi, così come di ciclomotori e moticicli euro 1 o successivi, non potranno raggiungere gli alberghi autonomamente dal lunedì al venerdì (nell’orario 8.30-18.30). Stesso discorso per le domeniche superecologiche, dove a poter circolare saranno solo i mezzi elettrici.

DOMENICHE SUPER-ECO: ecco le regole

Esistono altre limitazioni nei giorni feriali?

«Apprendiamo soltanto ora dei provvedimenti legati alla qualità dell’aria adottati dal Comune, resi noti senza alcuna concertazione con le categorie economiche che sono parte integrante e attiva di questa città – sottolinea in una nota Giovanni Trombetti, vice presidente di Federalberghi –. Tra i veicoli esentati dal divieto di circolazione, non sono in alcun caso citati quelli diretti alle strutture ricettive: tenendo presente che nei periodi individuati ci saranno diverse importanti manifestazioni fieristiche, chiediamo una rettifica urgente. I visitatori che arrivano a Bologna in auto devono poter raggiungere gli alberghi prenotati».

A sostegno delle proprie ragioni, Federalberghi chiama in causa anche la legislazione nazionale. «Precisiamo che in senso analogo si è già espresso il Consiglio di Stato – aggiunge Trombetti –, con la sentenza numero 5454 pubblicata lo scorso 18 settembre: nel regolamentare l’accesso alle zone a traffico limitato, le Amministrazioni locali devono tener conto delle attività alberghiere. Rientra nelle nozioni di comune esperienza, esplicita il Consiglio di Stato, che gli arrivi e le partenze dei clienti di un albergo non possono essere concentrate, sotto un profilo logistico-organizzativo, a unica e rigida fascia oraria. Allo stesso modo non si può esigere che i clienti di un albergo siano costretti a utilizzare parcheggi siti a distanze considerevoli dalle strutture ricettive, soprattutto per le operazioni di carico e scarico dei bagagli».

A opporsi alle domeniche superecologiche è anche Manes Bernardini, presidente di Insieme Bologna, in particolare per quella che riguarderà il 28 ottobre: «È la domenica dei defunti – indica Bernardini –: l’assessore Irene Priolo pensa per caso che i bolognesi si muoveranno con i pattini a rotelle? Bisogna assolutamente abolirla». La sferzata arriva anche da Gian Marco De Biase, capogruppo della lista civica in Consiglio comunale: «Anche Tper dovrebbe far circolare solo i propri mezzi ecologici – suggerisce De Biase –, ovvero solo un centinaio di bus, come riportato nella nostra interrogazione sulla composizione del parco mezzi».

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