Bodycam per gli agenti della polizia locale

Il comando ha vinto un bando regionale per l’acquisto di diversi dispositivi per la protezione individuale. "Siamo orgogliosi"

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Telecamere bodycam in arrivo per gli agenti della Polizia Locale di San Lazzaro grazie a un bando regionale per la realizzazione di progetti sperimentali di innovazione, che prevede vari dispositivi di protezione personale, tra cui bodycam, ma anche giubbotti anti-taglio e anti-proettile, nonché corsi di formazione di difesa personale, primo soccorso, e gestione di Aso (Accertamenti sanitari obbligatori) e Tso (Trattamenti sanitari obbligatori). Questi dispositivi servono non solo per tutelare gli agenti, ma anche le persone. Il

Comando di San Lazzaro, operando sull’omonimo distretto sanitario, interviene in media due volte al mese assieme ai sanitari e ai medici del centro di salute mentale ospedale San Camillo per casi di Aso e Tso. Per tutelare maggiormente sia gli agenti sia i pazienti durante questi servizi, è nato il progetto ’In sicurezza con la Polizia Locale’, del valore di circa 14mila euro, con cui la Polizia Locale ha partecipato e vinto un bando regionale che andrà a coprire il 90 per cento delle spese.

A settembre arriveranno dunque 6 bodycam e 7 giubbotti di protezione, e a seguire partirà

il corso di formazione, che punta a fornire agli agenti anche conoscenze e competenze per affrontare Tso e Aso, dal lato sia amministrativo che operativo, fino al delicato tema della gestione e negoziazione con soggetti in crisi psichica durante l’intervento.

"Come Comando di Polizia Locale– spiega infatti il comandante Roberto Manara -, operiamo nel Distretto Sanitario che comprende i comuni di Ozzano Emilia, Monterenzio, Pianoro, Loiano, Monghidoro e che ci porta ad intervenire circa due volte al

mese in sinergia con i sanitari e medici del Centro di Salute Mentale San Camillo, in particolare per Aso e Tso, che sono considerate tra le attività a maggior rischio e a maggiore impatto emotivo sugli operatori di Polizia e del soccorso in genere. Da qui, l’idea del progetto proposto nell’ambito del bando regionale. L’acquisto delle bodycam e la formazione degli agenti ha l’obiettivo di tutelare il paziente e gli operatori che intervengono in casi di Tso, ma avrà ricadute positive sulla sicurezza di tutto il territorio, in particolare durante i servizi di controllo in orario serale, a tutela della collettività e del bene comune".

"Siamo orgogliosi del progetto con il quale abbiamo vinto il bando regionale sull’innovazione delle dotazioni della Polizia locale – aggiunge l’assessora alla Sicurezza –. Puntare sulle bodycam, in sinergia con gli agenti e con il sindacato di categoria, ci consente di garantire, da un lato, maggior sicurezza per gli agenti in servizi ma anche per chiunque entri in contatto con le nostre forze locali, nel rispetto della normativa sulla privacy. Infine, le bodycam possono essere utilizzate anche sul veicolo durante i pattugliamenti, con particolare riferimento a quelli serali e notturni".

Zoe Pederzini

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