Bologna, boom di furti. Le strategie della polizia per prevenirli

Il dirigente Fabio Pichierri: "Ladri in trappola grazie ai controlli". I colpi estivi in appartamento sono in aumento del 18%

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Bologna, 29 luglio. Estate. Voglia di scappare al mare, in montagna o all’estero. Case vuote per settimane. E ladri che non vedono l’ora di approfittarne. Non è un pour parler l’aumento, in questa estate post Covid, dei furti in casa. Lo dicono i numeri: nei soli tre mesi da maggio a luglio gli interventi delle pattuglie di Volanti e commissariati su segnalazioni di furti (consumati e tentati) sono stati 102, contro gli 86 dello stesso periodo dello scorso anno. Ossia, il 18% in più. Un aumento in linea con il resto di questo 2022: complessivamente, finora gli interventi su furti della polizia sono stati 230, contro i 166 dei 12 mesi del 2021. "A dimostrazione – come spiega il dirigente dell’Ufficio Volanti Fabio Pichierri – che si tratta di un fenomeno spalmato su tutto l’anno, con punte nei periodi di ferie, estate e Natale, quando per i ladri è più facile muoversi, perché le case sono vuote. Ma questo non vuol dire che durante i mesi del lockdown, l’anno passato, i topi d’appartamento siano stati in ferie".

Dottor Pichierri, cosa sta facendo la Questura per contrastare l’aumento dei furti?

"Come ufficio Volanti, il cui compito precipuo è la prevenzione dei reati, stiamo garantendo un controllo del territorio costante, impegnando lo stesso numero di pattuglie che sono garantite nei mesi invernali e questo benché l’organico debba far fronte al sacrosanto diritto alle ferie dei poliziotti. Facciamo i salti mortali, ma ci riusciamo. L’impegno dei nostri poliziotti, va detto, è grandissimo, va oltre il semplice dovere di servizio. E questo permette di ottenere sempre risultati. In più, ogni settimana il questore Isabella Fusiello fa richiesta per avere a dispostizione almeno quattro pattuglie al giorno del Reparto prevenzione crimine sulla città, da impiegare nei servizi di controllo. Controlli mirati, anche in ottica di prevenzione futura".

In che senso?

"Concretamente, quando la pattuglia individua una o più persone in atteggiamenti sospetti o in giro con chiavi alterate, coltellini o altri oggetti atti allo scasso, non si limita all’identificazione su strada, ma accompagna queste persone in Questura, per essere fotosegnalate e per prenderne le impronte, oltre ovviamente a sequestrare gli oggetti e, in caso, procedere con la denuncia".

Insomma, così si crea una sorta di banca dati di ladri o aspiranti tali?

"Esatto. E porta risultati, perché succede spesso che la Scientifica, che noi coinvolgiamo per i sopralluoghi su ogni episodio di furto, trovi tracce di impronte lasciate dai ladri. E grazie a questo lavoro preventivo svolto dalle pattuglie su strada, la possibilità di trovare una corrispondenza è concreta e frequente".

Ma spesso i topi d’appartamento che operano su Bologna non sono di qui.

"No, nella maggior parte dei casi si tratta di bande che arrivano da fuori città o anche dalla provincia, battezzano una o più zone ed entrano in azione. Fanno furti in serie e se ne vanno. Un fattore che rende più complesso rintracciarle. Ma non sempre si tratta di maestri del crimine: lo denotano anche le tecniche che usano p er introdursi nelle abitazioni e le zone che prediligono".

Quali sono?

"Nel 90% dei casi su cui siamo intervenuti, i ladri sono entrati in casa in maniera tradizionale. Ossia, forzando porte, finestre o porte dei balconi con arnesi da scasso come piedi di porco o cacciaviti o flessibili portatili, a batteria. In questo Bologna si sposta un po’ dalla media nazionale, dove i furti commessi con modalità ‘tradizionali’ sono solo il 50%. Questo, perché nella maggior parte dei casi si tratta di colpi ‘mordi e fuggi’, che durano dai 10 ai 15 minuti al massimo. E le zone predilette sono quelle meno ‘vissute’: le zone residenziali della prima periferia sono certamente più battute del centro, così come i Colli".

Abbiamo detto che i furti sono in aumento quest’anno. L’attività repressiva va di pari passo?

"Sì: nei primi 7 mesi del 2022 abbiamo arrestato 7 persone per furto, denunciandone altre 13. In tutto il 2021 gli arresti sono stati 8 e le denunce 23. Questo vuol dire che, in prospettiva, con altri cinque mesi davanti, i numeri sono destinati a salire".

Il furto in casa, come abbiamo più volte ribadito, è un trauma per chi lo subisce. Come ci si può difendere?

"Con un po’ di accortezza, chiudendo sempre finestre e porte con più mandate. Qualora si sia in partenza, il consiglio è dire ai vicini di dare un’occhiata alla casa, così da metterli in condizione di segnalare tempestivamente intrusioni o persone sospette. Nel malaugurato caso ci si trovi davanti a un furto, chiamare subito 113 o 112: se c’è il sospetto che ci sia qualcuno in casa non bisogna entrare, perché potrebbe essere pericoloso, ma chiamarci subito. E ugualmente evitare di entrare su una ‘scena del delitto’. Il rischio, andando a controllare, mettendo a posto o ancora peggio pulendo la casa appena svaligiata, è vanificare completamente il lavoro della Scientifica e quindi la possibilità di arrestare i ladri".

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