Ha dato un calcio a una bambina di nove anni, senza nessun motivo, nel sottopassaggio della stazione di Bologna, dopo averla spintonata a terra. La piccola era di ritorno da una gita scolastica insieme ai compagni di classe e alle maestre. Solo una settimana prima l’uomo, 35 anni, originario del Bangladesh, sempre in stazione, aveva aggredito una guardia giurata in servizio, tentando di sottrargli la pistola, dopo che il vigilantes lo aveva invitato ad allontanarsi perché stava molestando alcuni viaggiatori. Arrestato dalla Polizia Ferroviaria di Bologna, era stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Ora, appunto, l’aggressione alla bambina. Le maestre e gli agenti della Polfer hanno subito soccorso la piccola, dimessa con una prognosi di 21 giorni per trauma cranico, mentre il trentacinquenne è riuscito ad allontanarsi. Grazie, però, alla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza e a tempestive indagini, la polizia è riuscita a identificarlo, informando immediatamente l’autorità giudiziaria che, considerata la sua pericolosità, ha emesso un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare già in atto, sostituendola con la custodia cautelare in carcere. L’uomo è stato rintracciato e portato in carcere.
L’episodio ha innescato la reazione della Lega, secondo cui si tratta di "uno dei frutti maturi dell’immigrazione incontrollata".